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Niente indagine regionale sull’alluvione di Senigallia

Bocciata la richiesta di Forza Italia. Mangialardi: "era solo una proposta di pura propaganda"

Via Savonarola (zona Borgo Molino, Senigallia) allagata durante l'alluvione del 3maggio 2014. Foto del Centro Funzionale Regionale

Voglio rassicurare i miei avversari di sempre. Non ho avuto bisogno di protezione nel momento sicuramente più drammatico del mio mandato da sindaco, quando ho visto le case e le aziende dei miei concittadini riempirsi di acqua e fango e la mia città semi distrutta dalla furia del fiume.

Non ne ho certo necessità ora che, grazie alla collaborazione delle istituzioni e all’abnegazione di tanti volontari, animati esclusivamente da solidarietà, generosità e amore per la propria città, Senigallia è da tempo di nuovo in piedi”.

Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi replica al gruppo consiliare regionale di Forza Italia, che aveva contestato la bocciatura della proposta di istituire una commissione di indagine regionale sull’alluvione del 3 maggio.

Forse Forza Italia non lo sa – continua Mangialardi – ma la proprietà del fiume Misa è della Regione Marche, la cui manutenzione è demandata alla Provincia di Ancona. Dunque l’eventuale commissione, di fronte a un fenomeno eccezionale come l’alluvione, avrebbe dovuto indagare in primo luogo su quanto fatto o non fatto in quelle sedi, non certo sull’operato del Comune che non ha alcuna competenza su di esso. E magari anche sul così tanto tirato in ballo Piano di assetto idrogeologico votato solo dal consiglio regionale, se non altro per chiarire come in passato si sono espressi i gruppi consiliari, compreso il loro”.

Personalmente – aggiunge il sindaco – sono impegnato quotidianamente nel reperimento delle risorse necessarie a pagare le ditte che hanno lavorato durante l’emergenza e non ho notizia di emendamenti al bilancio da parte di chi ha sostenuto la proposta di istituire una commissione di indagine per trovare e impegnare le risorse necessarie agli interventi sull’assetto idrogeologico del fiume Misa o per supportare il nostro tessuto imprenditoriale e gli alluvionati. Evidentemente, affaccendati in tutt’altre faccende nel corso degli ultimi sette mesi, qualcuno deve aver ricordato loro che a maggio si svolgeranno le elezioni regionali e comunali. Ecco allora emergere come d’incanto, senza quasi essersi accorti del dramma vissuto da tanti nostri concittadini, una proposta di pura propaganda: una bella commissione di indagine!“.

Non importa – conclude Mangialardi – i cittadini sapranno giudicare. È però mio dovere denunciare come questo maldestro e malcelato tentativo di strumentalizzare il dramma di tante persone offenda l’intera città e non renda certo onore al ruolo che i consiglieri in questione, tra cui certi sepolcri imbiancati abbarbicati da anni e anni sugli scranni dell’Assemblea regionale, dovrebbero svolgere a sostegno delle popolazioni marchigiane”.

Commenti
Solo un commento
giulio 2014-12-12 07:41:21
Fossi stato il Sindaco avrei risposto così:"Commissione d'inchiesta? Va bene, venga pure. Non ho nulla da temere. Anzi, sarò felice di mostrare ai miei elettori il mio operato durante l'emergenza. Essi potranno valutare, inoltre, che le responsabilità vanno ricercate essenzialmente nella Provincia".
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