Investimento mortale quello avvenuto lungo la linea ferroviaria adriatica, all’altezza di Senigallia. Ancora ufficialmente in via di riconoscimento, un uomo è stato travolto e ucciso da un treno nella tarda nottata tra sabato 6 e domenica 7 dicembre.

Ad accorgersi dei resti della vittima è stato il macchinista del treno regionale 11528 Ancona-Piacenza che arrivava alla stazione di Senigallia alle 8 di mattina. Il fatto, però, è avvenuto almeno tre ore prima, tra la stazione e il sottopasso di piazza della Libertà che conduce alla Rotonda a Mare.

Polizia Ferroviaria e agenti del Commissariato di Senigallia sono al lavoro per cercare di identificare la vittima di cui, per il momento, si sa poco: oltre alla certezza sul sesso maschile, la polizia è stata in grado di accertare che si tratta di un giovane sui 20 anni, di nazionalità bielorussa, residente nell’ascolano. Non aveva documenti con sé, il che ha reso più difficile l’identificazione.

Al vaglio anche le immagini delle videocamere di sorveglianza per cercare di dare una spiegazione al drammatico episodio: non si sa infatti se si sia trattato di un incidente o di un gesto volontario, anche se la disposizione del corpo e degli indumenti potrebbero far propendere per una situazione di confusione del giovane, forse dettata dall’alcol, che non si sarebbe nemmeno accorto dell’arrivo del treno. Su questa ipotesi ancora le informazioni non sono definitive e gli agenti stanno cercando di ascoltare quante più testimonianze possibile sui movimenti avvenuti in stazione tra la tarda serata di sabato 6 e la nottata di domenica 7 dicembre.

Il traffico ferroviario è stato interrotto prima e ritardato poi per consentire i rilievi del caso e le indagini. Solo in seguito, è stata riaperta la tratta Bologna-Ancona.