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Da Senigallia a Parigi: alla Cinémathèque la conferenza di Giulia Casagrande

Per 'Clara e la vita immaginata' la regista è partita da vecchie foto d'archivio

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Giulia Casagrande al Musinf di Senigallia

Senigallia va forte anche nel cinema“. E’ quanto comunica con soddisfazione il direttore del Musinf, prof. Bugatti parlando del successo di Lorenzo Cicconi Massi con il film documentario dedicato a Mario Giacomelli edito da Contrasto, del quale si è avuta ulteriore conferma con l’appuntamento di venerdì 28 novembre a Roma.

Però al Musinf ci tengono a far sapere che arrivano buone notizie anche dalla Francia, dove il progetto di film “Clara e la vita immaginata” – della giovane regista senigalliese Giulia Casagrande – ha vinto in questi giorni la borsa della Regione Ile de France. Grazie a questo riconoscimento la regista senigalliese sarà accolta in residenza di scrittura alla Cinémathèque Française di Parigi. Per sei mesi Giulia Casagrande è stata quindi chiamata a presentare il suo lavoro al pubblico francese. Animerà anche conferenze, incontri e laboratori di cinema alla Cinémathèque di Parigi. Il primo incontro di Giulia Casagrande a Parigi, per questo nuovo impegno, sarà una conferenza che la giovane regista senigalliese terrà venerdì prossimo sul tema del riutilizzo dei materiali d’archivio in nuove opere cinematografiche.

Quando tornerà a Senigallia Giulia Casagrande si incontrerà con il prof. Bugatti e con i collaboratori dell’archivio Cingolani per approfondire i temi relativi al panorama fotografico della Senigallia degli anni ’30. Si tratta di aspetti che interessano specificamente Giulia Casagrande per lo sviluppo del suo film e di cui aveva parlato nell’incontro tenutosi in novembre al Musinf, quando, con i fotografi Alfonso Napolitano e Patrizia lo Conte, che coordinano il laboratorio di restauro, aveva compiuto alcune ricerche sull’archivio Cingolani, di cui sta per uscire una prima catalogazione.

Nel suo progetto di film Casagrande è partita da una prima foto scattata intorno al 1938 che ritrae Clara bambina davanti alla Casa del Balilla di Senigallia. Nella seconda, siamo nel 1947, Clara è una giovane donna che assomiglia alle attrici del tempo. La prima é una foto destinata a diventare una cartolina turistica della città durante il fascismo e l’altra una foto-ritratto costruita in studio. Nella preparazione del suo progetto di film, per alcuni mesi, Giulia Casagrande aveva effettuato ricerche negli archivi fotografici di Pegoli e Leopoldi. Ricerche importanti per l’impianto stesso del film, che, oltre a essere una riflessione sulla memoria e su cosa resta oggi di quegli anni, vuole essere una riflessione sulla maniera di rappresentare la donna nel periodo tra il fascismo e il primo dopoguerra. Infine sui meccanismi di costruzione dell’identità femminile a partire dalle immagini.

All’inizio del nuovo anno, la Casagrande tornerà a Senigallia e sono già stati programmati un nuovo incontro con la regista nell’ambito del corso Io Videomaker ed un incontro al Museo Nori De Nobili di Trecastelli, nell’ambito dell’operatività culturale di quel centro documentazione della donna nelle arti visive.

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