Votazioni comunali: altro incontro con Nuova Senigallia su programma elettorale
Marcello Liverani e la sua squadra tornano al San Rocco: oltre due ore di dibattito col pubblico
Non si può certamente dire e scrivere che l’auditorium di San Rocco venerdì 28 novembre non riuscisse a contenere la massiccia affluenza di pubblico. Ma il Marcello Liverani che aveva promesso che avrebbe letto e commentato tutti i passi del suo programma elettorale uno ad uno, c’è da dire che non si è perduto assolutamente d’animo.
Il primo incontro l’aveva tenuto ugualmente in questa location, ma con un orario anticipato (nel tardo pomeriggio), incolpando a questo anche la scarsa affluenza di pubblico, adducendo che forse questo non era intervenuto, perchè ancora impegnato nel lavoro quotidiano. Questa volta, visto che l’orario scelto era le 21, possiamo archiviare la cosa con l’alibi del fatto che era di venerdì e che la gente preferisce dedicarlo a cose più leggere confidando l’indomani nel riposo del sabato del villaggio.
Oppure, e credo che sia questa la ragione principale almeno a mio modesto avviso, che anche in questa nostra locale campagna elettorale stia affiorando quella scarsa percentuale di interesse dei cittadini verso la politica. Seppur ci vogliono far credere che le percentuali di partecipazione alle elezioni e quindi a quanto avviene prima come contorno, hanno una secondaria importanza. Se così fosse e se ciò dovesse rispondere alla realtà, cosa a cui non credo, allora sarebbe da non preoccuparsi. Ed è così che deve aver ragionato anche Liverani. Perché erano le 21 ed in sala erano più i suoi collaboratori che coloro che erano venuti per ascoltare. Poi nel quarto d’ora successivo qualcuno è arrivato e Liverani con un viso sorridente che non lo abbandona mai, ha quindi preso la parola, stravolgendo però quella che era la scaletta annunciata.
Dopo il saluto e le solite frasi di circostanza ha presentato alcuni componenti la squadra al suo fianco, non ancora completa, con gli incarichi assegnati ad ognuno di costoro e che occuperanno nella sua eventuale Giunta, qualora i senigalliesi gli dessero la loro preferenza.
Questi i nomi: Enrico Formica, suo braccio destro, che ricoprirà la carica di vicesindaco; Viviana Brunetti eventuale assessore allo sport; Barbara Bolletta dovrebbe occupare la carica di assessore al commercio; Silvia Tomassoni quello di assessore al turismo ed inoltre Catia Papa, viso già conosciuto come Consigliere Comunale in surroga alla Monica Antonacci (anche lei passata nelle file di “Nuova Senigallia”) in lista eventualmente e per il momento quale consigliere e Roberto Di Pancrazio, con lo stesso eventuale incarico.
Liverani, da come ha fatto capire, si auspica che anche gli assessorati alla cultura e all’urbanistica possano essere affidati nelle gentili mani di altre due signore, dalle quali sta solo attendendo una conferma. Resta invece da trovare un assessore alla Sanità che sia molto “ferrato in materia”, un addetto ai lavori, ma con le mani slegate da rapporti personali o lavorativi sia con la sanità che con l’azienda ospedaliera. Una persona che dovrebbe essere libera, cioè, di agire come riterrà più opportuno, senza vincoli di lacci e lacciuoli.
Fatte le presentazioni, Liverani è sceso dal palco e si è seduto ai bordi più vicino al pubblico, chiedendo a questo che cose ne pensasse dei vari passaggi del programma (fotocopiato e disponibile all’ingresso ma scaricabile QUI) e lasciando ai suoi collaboratori il compito delle risposte e l’ampliamento della discussione.
Solitamente a questo punto il pubblico si defila e timidamente si chiude in un riservato silenzio. Cosa che in questa occasione non è assolutamente avvenuta. Le persone, come già sopra riferito, erano poche, ma era tutte super imbufalite e si contendevano il microfono per esprimere il loro dissenso sulla politica attuale. I repubblicani di una volta avrebbero detto sicuramente “Pochi, ma buoni!”.
Sintetizzati, questi gli argomenti che il pubblico ha toccato principalmente, ad alta voce e con rabbia: la riduzione dei dirigenti nell’ambito della sanità e non solo; una rotonda bella, ma come utilizzata ora, inutile; il nostro turismo asmatico e zoppo e le condizioni fatiscenti di molti nostri alberghi; un fiume Misa che era e continua a rimanere una minaccia costante; un patto di stabilità che non deve essere un alibi per il non fare ogni cosa necessaria.
Ed è proprio su questo ultimo passo che Liverani si è detto invece che si renderà disponibile anche a non tenere conto del patto pur a costo di affrontare delle querele dovute al fatto di non osservare quello che Legge impone. Questo ogni qualvolta sia necessario intervenire per prevenire, proteggere, difendere, questa città, da ogni tipologia di interventi di immediata necessità che salvaguardino le vite e le cose dei suoi cittadini.
Come dicevo un dibattito acceso e se si pensa che erano le 23,30 quando ci si è dati la buona notte, questo sta ad indicare come quei pochi presenti erano caldi, preparati e disposti a discutere, Altrettanto lo sono state le assessore in pectore Bolletta, Tomassoni, nonchè la consigliera Papa le quali, con il loro entusiasmo che solo i giovani (e loro sono tutte giovanissime) posseggono naturalmente, hanno risposto ed illustrato i passi di loro competenza, per nulla emozionate e con un discreta e piacevole oratoria. La signora Brunetti, poco ha potuto dire, perchè con sua sorpresa ha saputo della sua “investitura” solo nel corso dell’incontro.
Ma Liverani, del resto, è anche questo!
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