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“Viktor continua a rifiutare il nostro aiuto”

Senigallia, Bomprezzi replica alle critiche sulla Caritas: "Deve rispettare le regole"

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Giovanni Bomprezzi e don Paolo Gasperini

Viktor può certamente stare alla Caritas purché segua le regole“. E’ quanto ha affermato il vice direttore dell’istituto di accoglienza diocesano di Senigallia in merito alla vicenda dell’ospite di nazionalità albanese che da diverso tempo dorme all’esterno della struttura e che ha suscitato scalpore. Scalpore anche per via di alcune informazioni parziali circolate sulle quali proprio i vertici del centro di accoglienza hanno voluto fornire una replica.

Non ci piace esporre la vita e i vari vissuti degli accolti, ma dobbiamo fare chiarezza su questa triste vicenda da cui si sono originate delle critiche all’operato della Caritas” continua Bomprezzi. “Innanzitutto Viktor Kadeli lo conosciamo bene da ormai 15 anni, la prima accoglienza risale al dicembre 2000, la prima perizia psicologica ha più di dieci anni: insomma non siamo gli ultimi arrivati. Però c’è da dire che le informazioni circolate finora si basano su ciò che lui ha raccontato e non sempre corrispondono alla verità“.

Nel dicembre 2000 gli venne proposta una stanza presso il centro di piazzale della Vittoria, rifiutata per via del cane da cui non si staccava mai. Poi Caritas e alcuni privati cercarono una soluzione persino acquistando un camper dove poteva vivere senza rinunciare all’unico compagno che aveva. “Ma dopo pochi mesi quella soluzione già non andava più bene – racconta Bomprezzi. Che continua: dal 2003 è stato accolto undici volte, due delle quali per più di un anno: quindi come si può dire che la Caritas non accoglie le persone bisognose?

Gli interventi, coordinati con le altre istituzioni preposte, hanno sempre cercato una soluzione per via di quei disturbi di cui Viktor soffre che rendono il suo carattere un po’ “difficile”, tanto che persino l’aver contattato la sorella e l’avergli proposto una sistemazione nel nord Italia non è servito a granché: ha rifiutato pure quell’aiuto.
Viktor ha alcune problematiche ancora non ben riconosciute: non esistono certificati per sostenere che soffra di qualche patologia, che possono arrivare solo da enti come l’Asur e non da medici privati. Però, quei comportamenti compulsivi e ossessivi complicano il rapporto con le altre persone e con i volontari.

L’ultima accoglienza alla Caritas risale al giugno 2013, ma solo a dicembre ha avuto una stanza tutta per lui. Poi la morte del suo cane, che venne ritrovato nel congelatore del piccolo frigorifero del mini-appartamento. E da lì altri problemi, sia per il seppellimento del povero animale, sia per le condizioni igieniche della struttura sotto sorveglianza del Nas, sia per l’uomo che ebbe un crollo psicologico e venne ricoverato in psichiatria a Senigallia.
Dopo quella vicenda Viktor ha fatto un po’ avanti e indietro tra l’interno e l’esterno della Caritas, spesso stazionando fuori del cancello, a volte senza riuscire a salire ai piani delle camere e persino rifiutando gli aiuti del centro di accoglienza.

Il problema – ha dichiarato il vice-direttore – è che non vuole farsi aiutare, continua a rifiutare le proposte perché vuole che siano accettate solo le sue condizioni. Ma noi abbiamo delle regole e non possiamo non rispettarle“.

Fuori dalla Caritas, il 50enne originario dell’Albania e in Italia dal 1991, ha “iniziato a circondarsi di giovani, moltissimi minorenni, tanto che molti genitori si sono lamentati con noi temendo che potessero esservi problemi di sicurezza per i ragazzi. E’ partita anche una segnalazione in Procura. Poi il 7 ottobre, intorno alle 10 di sera, gli addetti alla sicurezza l’hanno sorpreso mentre faceva entrare in camera sua (che ha un ingresso indipendente da quello principale, Ndr) una ragazza di 15 anni, mentre fuori di lì vi erano altri due amici, un coetaneo e un 20enne. Dopo questa grave violazione del regolamento è stato espulso dalla struttura. Il tutto è registrato attraverso verbali della Polizia Municipale e non solo“.

Ora Viktor, grazie all’aiuto di alcuni volontari che in passato hanno prestato servizio alla Caritas (poi ripresi per aver permesso la conservazione del cane nella ghiacciaia), chiede nuovamente accoglienza e di poter parlare con i vertici del centro. “Ma noi – assicura Bomprezzi – non gli abbiamo mai rifiutato un incontro: deve solo capire, e come lui anche chi gli dà ascolto, che nonostante l’episodio di ottobre può tornare ad essere ospitato nei locali ma solo in camera doppia. A questo punto non può più essere assecondato, tanto più se si considera che l’unica perizia lo indica come una persona che ha certamente bisogno di essere seguita e stimolata ma può benissimo prendere in mano la propria vita se solo desidera farlo“.

La Caritas non può più reggere questa situazione da sola, sta diventando più grande delle nostre possibilità e nonostante il grande aiuto di Asur e Comune, c’è bisogno di trovare urgentemente una soluzione. Non possiamo aspettare ancora che rifiuti l’accoglienza propostagli, né che stia ancora là fuori a prendere la pioggia. Lanciamo un appello – conclude il vicedirettore Caritas Giovanni Bomprezzi – a tutte le autorità perché si giunga presto a una soluzione, ma noi non vogliamo essere etichettati come quelli che non accolgono, non è vero e non ci stiamo”.

Commenti
Ci sono 5 commenti
Bucaniere 2014-11-26 17:28:33
Da 23 anni in Italia e da 15 pubblicamente assistito ! E' arrivato avendo 27 anni ed ora ne ha 50. Ha dimostrato nel tempo molte pretese e nessun interesse ad integrarsi, non parliamogli di lavoro, per carità, se no si offenderebbe. Non è ora di rispedirlo al suo paesello ?
Dopo uno dice che si sposta su Salvini !
Aurelio
Aurelio 2014-11-26 18:19:49
In effetti mi rimaneva difficile credere che sindaco, parroco, vescovo, volontari caritas fossero così cattivi.. cioè, in decenni di misericordia, non hanno mai negato assistenza a nessuno. Era comprensibile che Vicktor fosse un tantino difficile d'accontentare. Dopo che non lavora e campa sulle spalle di noi contribuenti, c' ha anche le pretese?!?! 23 anni a "sbaffo"?? non c'è male!!!
Già che ci siamo paghiamogli una stanza in un hotel a 5 stelle!.. Intanto, coloro che hanno sollevato la questione, ma anche chi spara contro giunta comunale, vescovo, e parroco, ecc.. se lo prendano in casa loro al posto che fare tanto la morale.
Pluto
Pluto 2014-11-26 23:27:20
E ce ne fosse uno solo a sbafo di noi contribuenti...Senigallia li accoglie tutti, tanto pesano sullo stato e sui cittadini, mica sulle spalle di chi li fa entrare.
Carlo Riginelli 2014-11-26 23:33:02
Provo a vedere se riesco a mettere un po’ d’ordine dopo aver letto i vari post a favore o contro le varie tesi su Victor, sui suoi comportamenti, sulla sua malattia ecc.

Ci sono alcuni punti fermi da ricordare.
1- Victor è malato, affetto da DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO con numerose fobie. ecc. (vedere il certificato del dott. Sergio Vitali);
2- Si dice che abbia compiuto atti imprecisati; (la calunnia è fondamentale in questi casi)
3- Gli sono state offerte di pseudo rientro in Caritas che consistono nella possibilità di stare, la notte, nell’atrio antistante l’ingresso e poter utilizzare una sedia per dormire. Ripeto solo di notte. Al giorno deve stare fuori; (proposta irricevibile)
4- Gli è stato offerto di stare in due in una stanza senza tener conto che non c’è nessuno che vuol stare con lui ne lui può stare con altri; (proposta irricevibile)
5- Le autorità civili e religiose sono informate del caso e sono state sollecitate ad agire.
6- Se le suddette autorità continueranno a fare come Ponzio Pilato non si potrà far altro che interessare la magistratura.
7- Non dimenticare MAI che Victor è stato messo sulla strada all’inizio dell’autunno. Cosa che non è ammissibile se fatta da un semplice cittadine e che diventa una mostruosità inaccettabile quando fatta da un ente cattolico il cui nome e Caritas. Cosa che “manco a un cane”.
Poi sopra ci si può ricamare quanto si vuole dal “rimandiamolo a casa sua” al “che c’entriamo noi” alle finezze di dragodargento

Carlo Riginelli
Glauco G. 2014-11-27 09:43:59
Ecco cosa penso io : 1) Victor è malato, affetto da DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO con numerose fobie. ecc. (vedere il certificato del dott. Sergio Vitali); Ok quindi è appurato che è un soggetto “particolar” e di difficile gestione. Un soggetto che va seguito da persone competenti e che sanno come comportarsi con questo disturbo (e non credo sia un volontario della Caritas che non sa nulla di cosa fare e non fare in caso di cedimenti caratteriali) 2- Si dice che abbia compiuto atti imprecisati; (la calunnia è fondamentale in questi casi); Rileggi il comunicato e i casi sono ben spiegati. Basta leggere piano e a voce alta (spesso funziona) così la calunnia vedrai sparirà 3- Gli sono state offerte di pseudo rientro in Caritas che consistono nella possibilità di stare, la notte, nell’atrio antistante l’ingresso e poter utilizzare una sedia per dormire. Ripeto solo di notte. Al giorno deve stare fuori; (proposta irricevibile); No ..Gli è stata offerta una stanza (doppia e non singola) e non una sedia. Gli è stato proposto di stare in casa dai parenti gli è stato offerto un camper …. Non sedie ma letti (vai su wikipedia e leggi la differenza sedia/letto) e in questo caso, se non dimostri tale affermazione, diventa calunnia! (se vuoi le mie prove basta che vai dai carabinieri e senti se è vero oppure no la storia del cane ecc) 4- Gli è stato offerto di stare in due in una stanza senza tener conto che non c’è nessuno che vuol stare con lui ne lui può stare con altri; (proposta irricevibile); Dici? Ne sei sicuro? Qui è lui che non vuole dormire con gli altri non gli altri con lui
5- Le autorità civili e religiose sono informate del caso e sono state sollecitate ad agire; 10 anni di agire mi sembra che possono essere un buon lavoro…questo è qui da quando aveva poco piu di 20 anni e solo ora ne senti parlare…bhe non credo ci siano i presupposti per dire che qui tutti se ne fregano 6- Se le suddette autorità continueranno a fare come Ponzio Pilato non si potrà far altro che interessare la magistratura.; Bravo. Fai un esposto e poi aspettiamo!! Ma porta tanti libri che ci toccherà aspettare tanto.. ma tanto!! Lo riesci a capire che nessuno sta vietando l’ingresso alla Cartias di quel signore? Che nessuno lo lega all’albero fuori la struttura? Lo capisci che gli stanno dicendo di entrare ma non entra perché vuole camera singola con ingresso indipendente e frigo bar annesso???? Che non può più averlo dal caso della ragazzina?? Lo capisci vero? E se lo capisci.. cosa farà la magistratura?? Visto che nonostante la perizia la legge non vieta al signore di stare VOLONTARIAMENTE fuori la struttura e che fino a quando non farà casini o danni ..per la legge va bene così!! 7- Non dimenticare MAI che Victor è stato messo sulla strada all’inizio dell’autunno. Cosa che non è ammissibile se fatta da un semplice cittadine e che diventa una mostruosità inaccettabile quando fatta da un ente cattolico il cui nome e Caritas. Cosa che “manco a un cane”; Vicotor ha fatto cose che non doveva fare e se lasci libera interpretazione delle leggi.. li dentro è solo caos.. dispiace ..non dispiace.. non importa tanto il sentimento del singolo individuo.. in queste strutture.. se lasci l’anarchia… vedi te poi cosa succede!! Ciò non toglie che da poco dopo che Victor “è stato messo in strada” come dici te… nonostante tutto.. gli hanno riproposto l’alloggio ma per evitare quello che ha fatto (tutto dimostrato e documentato e non calunnie) non può più godere dei diritti che aveva prima.. facile da capire.. capisco difficile per alcuni da accettare… ma non si parla di una casa privata!
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