GD sull’esito del maxiprocesso Eternit
"Non si può tacere: chiediamo ai nostri parlamentari di agire in prima persona"
Non è facile palesare una posizione in casi come questo, poiché c’è il serio rischio che vada a sembrare una mera strumentalizzazione della questione da parte di un singolo o di un’area politica.
A volte, però, di fronte ad ingiustizie come quella riguardante il maxiprocesso Eternit, non si può tacere, soprattutto se è un caso che come senigalliesi ci riguarda molto da vicino.
La Corte di Cassazione ha annullato per prescrizione il giudizio di condanna per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, dimenticandosi forse le tantissime vittime dell’amianto da Casale Monferrato a Cavagnolo, da Rubiera a Bagnoli.
A nome dei Giovani Democratici di Senigallia e della provincia di Ancona voglio unirmi alla sofferenza delle famiglie che hanno perso i loro cari, alla loro rabbia e alla disarmante frustrazione per l’ingiustizia subita con la chiusura di un processo in cui chi doveva pagare è rimasto impunito.
Sono cresciuto con lo spettro della morte da amianto. Ne ho sentito prima parlare da mio nonno, poi dai miei genitori e ho visto diversi miei concittadini vallonesi, che da giovani avevano prestato lavoro presso i due grandi stabilimenti della Sacelit e dell’Italcementi, lasciarci per malattie tumorali legate all’asbesto.
Quello che penso però è che non bisogna rassegnarsi ma proseguire per la strada della verità e della giustizia. Come ha detto il premier Matteo Renzi non possiamo cedere davanti alla prescrizione, ci sono dei dolori che non hanno tempo e non è possibile avere regole che con gli anni fanno saltare la domanda di giustizia. È necessario cambiare il sistema del processo e le regole della prescrizione.
Con questo comunicato voglio allora chiedere ai nostri parlamentari eletti, la sen. Silvana Amati, l’on. Emanuele Lodolini e l’on. Piergiorgio Carrescia, di agire in prima persona in questa direzione e di adoperarsi nelle opportune sedi per varare leggi in tema di bonifica che possano permettere agli enti locali di intervenire anche in ambiti privati.
Mi unisco alle parole del sindaco Maurizio Mangialardi: ciò sarebbe il modo migliore per fare giustizia e onorare la memoria dei defunti.
di Marco Pettinari
Segretario provinciale GD
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!