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Le industrie europee in difficoltà, tra contrazioni e cali degli ordini

L'Italia non se la passa meglio: il pil tornerà a crescere nel 2016, ma oltre oceano andranno ancora meglio

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I dati sull’economia del 21/11/14 non sono per niente rassicuranti, ci narrano di un settore industriale in crisi in tutta Europa. Gli indici manifatturieri sono vicini alla contrazione, mentre gli ordini industriali per il futuro sono calati raggiungendo soglie che non toccavano dal 2013.

Nel caso dell’Italia gli ordini sul mercato estero si sono abbassati del 2,0% mentre quelli interni dell’1,2%.

Le previsioni sul PIL sono in “rosso” per tutti i paesi europei. Non si possono fare infatti, per questa volta, i soliti paragoni tra le economie “forti” e le economie “deboli” del vecchio continente (il solito paragone tra Germania e Italia) e questo perché i dati per il 2017 prevedono una crescita del Pil dell’1,2% per l’Italia e dell’1,6% per la Germania (1,8% per la Francia) in contrapposizione al 2,9% per gli USA e al 6,6% per la Cina.
Dunque il vecchio continente continua a dare segni di una preoccupante “infermità”.

Avvicinandoci al 2015 sono diversi gli analisti che si avventurano nel fare previsioni sui mercati. C’è chi parla di una crisi finanziaria in arrivo per primavera (cosa non insolita storicamente) e chi prevede volatilità. Una sola cosa sembra essere certa: la situazione è “calda”(i conflitti in corso in tutto il mondo lo dimostrano) e a livello internazionale sicuramente assisteremo a ripercussioni importanti.

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