Nuova Senigallia: “crollo alla Marchetti, qualche domanda al Comune…”
La lista civica: "il 'Castello Fatato' faccia chiarezza. Noi andremo alla Procura della Repubblica"
“Ancora una volta ci si affretta a fare considerazioni senza un minimo di conoscenza delle questioni…..” scrive un illustre senigalliese sulla sua bacheca di Facebook…
“Dalle prime verifiche tecniche eseguite, il cedimento di parte dell’intonaco avvenuto ieri sera nella palestra della scuola Marchetti sarebbe stato provocato da infiltrazioni d’acqua occultate da un controsoffitto realizzato negli anni novanta. Purtroppo, si tratta di un evento accidentale e imprevedibile poiché, nell’ambito dei costanti e scrupolosi controlli realizzati dagli uffici tecnici del Comune, non si erano manifestati segnali che potessero far presagire ciò che è accaduto.“… scrive il Comune in un comunicato stampa per giustificare l’accaduto.
No gentili signori, chi non conosce e chi vuole a tutti i costi essere esente da colpe continuando a parlare di “eventi accidentali e imprevedibili” lavandosene le mani, come nel caso dell’alluvione del 3 maggio u.s., non dice la verità e sa benissimo di non dirla. Chi scrive non è un tecnico esperto in materia, ma proprio per questo ha interpellato chi è competente in materia, e come sempre la verità è l’esatto contrario di quella che ci viene raccontata dal “Castello Fatato” e dai suoi adepti, ma andiamo per ordine…
Prima questione: il Comune dice che l’infiltrazione di acqua non la si poteva vedere perchè coperta dal controsoffitto, ma in un articolo apparso sulla carta stampata del 19 novembre 2014, le persone intervistate, che frequentano la palestra della scuola Marchetti, hanno dichiarato che “quelle macchie di muffa erano presenti da tempo nel controsoffitto“, ergo, le due dichiarazioni sono in contrasto tra loro. Scusateci, ma qualche cosa ci fa propendere per la versione delle persone intervistate.
Seconda questione: sempre il Comune ci fa sapere che il controsoffitto era stato realizzato negli anni novanta e ci dice che nei “costanti e scrupolosi” controlli non si erano manifestate anomalie. Scusate signori, ogni quanti anni si dovrebbero controllare le guaine degli edifici pubblici? Almeno ogni dieci anni, ergo, anche in questo caso i conti non tornano visto che parlate di costanti e scrupolosi controlli. Così scrupolosi che nessuno si era mai accorto di nulla? Una macchia di infiltrazione non sparisce dalla sera alla mattina, e se anche dovesse asciugarsi rimane una gran bella chiazza visibile anche a “Polifemo”.
Terza questione: statisticamente quando può durare una guaina? Gli studi e le ricerche che riguardano la durata delle stratigrafie standard hanno stimato in 20 anni al massimo la durata di questi sistemi bituminosi tradizionali, ergo, vorremmo gentilmente sapere in che hanno è stato messa la guaina l’ultima volta.
Quarta questione: essendo la scuola un edificio pubblico, tutti i controlli devono obbligatoriamente essere registrati, protocollati e firmati dai tecnici e dalle autorità competenti, orbene, visto che sicuramente avete segnato e annotato tutto con la massima scrupolosità che vi distingue, Vi facciamo formale richiesta per conoscere tutte le date esatte dei “costanti e scrupolosi” controlli con i relativi nomi e cognomi dei tecnici che hanno provveduto al controllo e che hanno poi firmato le relazioni di conformità.
Quinta questione: come mai avete immediatamente rimosso l’intero controsoffitto crollato e non avete aspettato i dovuti controlli, perizie ed analisi? Come mai tutta questa fretta? Qualche cosa da nascondere o semplice celerità nell’intervenire? Perchè è palese che per avere una analisi seria e ben fatta bisogna esaminare bene tutto quanto, anche il controsoffitto crollato. Quale garanzia ha ora il Cittadino che la motivazione da Voi annunciata sia vera? Nessuna ovviamente visto che avete fatto “sparire” il controsoffitto crollato.
Sesta questione: avete ora studiato, o state studiando, un piano per controllare tutte le scuole pubbliche, ma anche gli altri edifici pubblici? I controlli servono e sono di una importanza vitale per la sicurezza del Cittadino, come già abbiamo scritto, solamente la fortuna ha voluto che non ci fossero vittime l’altra sera, e noi pensiamo che convenga prevenire piuttosto che curare, perchè chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati non è mai una cosa produttiva.
Sappiamo che come “da contratto” non risponderete alle nostre domande, le stesse domande che porteremo alla Procura della Repubblica sperando che faccia chiarezza e che si possa avere una verità vera e non un “tanto per dire“.
Concludendo facciamo notare all’illustre cittadino di cui all’inizio, che non siamo sprovveduti, non veniamo dalla montagna del sapone e che delle materie legislative e normative, “qualche cosa” conosciamo, lui oltre alle battute invece no…
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