Dopo aver entusiasmato il pubblico alla recente Mostra Internazionale di Venezia, ottenendo quasi 15 minuti di applausi a scena aperta, giunge anche a Senigallia, nel ciclo d’essai del Cinema Gabbiano, “Anime nere”, folgorante lavoro di Francesco Munzi, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco.

Africo, in Aspromonte, è l’ambientazione principale di questa potentissima saga familiare narrata nel mondo della malavita calabrese. Tre fratelli, figli di pastori e vicini alla ‘ndrangheta, si troveranno a ricongiungersi per fare i conti con le leggi di un mondo spietato, assorbendo fino in fondo – nonostante le loro differenti mentalità – la complessità di un territorio che finisce per impregnare di sé tutti coloro che lo abitano.

Anime nere, terzo film di Munzi, è un film di rara potenza visiva, riccamente permeato di racconti su miti e leggende, fantasmi e tradizioni. Un film capace di lasciare il fiato sospeso per sfociare alfine in un epilogo logico e sorprendente al tempo stesso, segnando indelebilmente lo sguardo dello spettatore.

Ma una delle più evidenti forze che animano il film sta nel raccontare questa esplorazioni delle proprie radici generazionali in un ambiente fisico che si fa letteralmente protagonista: le montagne dell’Aspromonte non sono semplice sfondo geografico ma motore e respiro stesso della tragedia che incombe.

I più rodati codici del genere noir convivono alla perfezione con una dimensione spettacolare da romanzo shakesperiano, grazie anche alla prova straordinariamente in parte di tutti gli interpreti principali, da Marco Leonardi al giovane Giuseppe Fumo, da Peppino Mazzotta a Fabrizio Ferracane, da Anna Ferruzzo a Barbora Bobulova.

Eccezionalmente per l’occasione, programmazione con doppio spettacolo: alle ore 18.30 e alle ore 21.15 di mercoledì 12 novembre.