Mangialardi replica alla protesta dei genitori dei ragazzi del Senigallia Calcio
Il Sindaco: "Rammarico e delusione: svolti più incontri per appianare il contenzioso"
Cari genitori, leggo con rammarico e profonda delusione le critiche rivolte a me personalmente e all’assessore allo Sport Gennaro Campanile in merito al contenzioso sorto tra la Vigor Senigallia e il Senigallia Calcio per l’utilizzo dei campi dello stadio Bianchelli e delle Saline.
Rammarico e stupore perché, come è noto a entrambe le società, e quindi spero anche ai genitori dei ragazzi loro affiliati, questa Amministrazione da tempo ha assunto un ruolo di mediazione tra le due parti in causa, fino al punto di condividere una proposta ragionevole e da tutti accettata, per la quale mi sono speso personalmente.
Come noto, esiste un accordo quindicennale raggiunto tra la Vigor Senigallia, il Senigallia Calcio, l’Audax 1970 S. Angelo, il Montignano Asd e il Marzocca Asd – accordo che resterà in vigore fino al 17 maggio 2025 – che prevede l’affidamento in gestione dei due impianti alla Vigor Senigallia, la quale, è chiamata ad assicurare standard e condizioni di utilizzo tali da rendere possibile a tutti i soggetti interessati la pratica e la competizione sportiva.
Ogni anno, prima dell’inizio della nuova stagione sportiva, tra il gestore e le società sportive che hanno sottoscritto il summenzionato accordo viene condiviso il piano di utilizzazione dello stadio Bianchelli e del campo di calcio Saline, specificando orari e sedi dell’attività sportiva di ciascuna associazione.
Il 5 agosto scorso il Senigallia Calcio, con una nota indirizzata a me e per conoscenza alla Vigor, faceva presente che la sua richiesta di ulteriori spazi e orari per la stagione sportiva 2014-2015 non era stata accolta dal gestore e richiedeva un incontro alla presenza dell’amministrazione comunale.
Il successivo 8 agosto, si svolgeva un incontro alla presenza degli assessori Memè e Campanile, del dirigente Mandolini e dei presidenti della Vigor e del Senigallia Calcio. In quella occasione veniva raggiunto un accordo che assegnava al Senigallia calcio tre ore in più rispetto al precedente anno (un’ora e mezzo il martedì e un’ora mezzo il giovedì) allo stadio Bianchelli.
Nei fatti non venne dato seguito all’accordo in quanto la Vigor ritenne di essere incorsa in un equivoco e di aver soddisfatto comunque la richiesta, anche se pervenuta dopo aver completato il piano delle assegnazioni degli spazi, attribuendo al Senigallia Calcio uno spogliatoio in più al Bianchelli il martedì e il giovedì (con la possibilità quindi di far lavorare una squadra in più) e la disponibilità di ulteriori tre ore al campo di calcio delle Saline.
A questo punto Senigallia Calcio rifiutava la nuova offerta della Vigor e, con una nota del 17 settembre, coinvolgeva nuovamente l’Amministrazione Comunale. Da questo momento seguirono numerosi colloqui e un nuovo incontro negli uffici comunali alla presenza dell’assessore Campanile senza però trovare una soluzione condivisa. Il 24 settembre, a rinforzo della posizione del Senigallia Calcio, veniva inviata a me e all’assessore Campanile una nota di protesta dei genitori dei ragazzi iscritti al Senigallia Calcio.
L’8 ottobre si svolgeva in Comune un nuovo incontro da me organizzato tra le due società per raggiungere una soluzione definitiva e soddisfacente per tutte le parti in causa. Ciò è quanto sembra finalmente avvenire, con un accordo che garantisce ulteriormente al Senigallia Calcio, per la stagione 2014-2015, un’ora e mezzo il mercoledì, dalle 16.30 alle 18, al campo di calcio Saline, e un’ora e mezzo il lunedì, dalle 15 alle 16.30, allo stadio Bianchelli, con il campo diviso a metà con Vigor.
Tale accordo, viene ufficialmente comunicato alle due società il giorno seguente, con l’offerta della disponibilità da parte dell’amministrazione a dare il proprio contributo per la composizione del nuovo piano di utilizzo per la prossima stagione.
Questo è quanto abbiamo fatto per appianare i problemi sorti sull’utilizzo degli impianti del Bianchelli e delle Saline. Credo rappresenti qualcosa di molto diverso rispetto all’accusa, gratuita e ingenerosa mossa all’amministrazione di disinteressarsi alla questione o, peggio ancora, di violare i pari diritti dei ragazzi tesserati con le altre società e delle loro famiglie; diritti che, al contrario, abbiamo sempre garantito e continueremo a garantire.
I genitori che dicono una cosa?
Il comune che dice un altra cosa?
Cosa dicono le societa' sportive invece e perche' i genitori si sono mossi da soli?
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