Nuova Senigallia sul Piano Cervellati e dehors
Liverani: "E' completamente inutile continuare sulla strada delle 'varianti'"
Piano Cervellati e dehors, due questioni delicate a Senigallia che l’Amministrazione non è più in grado di gestire e che frenano la crescita della città, il lavoro di una parte dei commercianti e l’economia locale. Leggiamo da qualche giorno le “arrampicate sugli specchi” dell’attuale Giunta che, essendo in piena campagna elettorale, cerca di dare qualche “contentino” un po’ a tutti per recuperare voti e consensi, ma chi lavora sodo, differentemente dai nostri politici, di queste “regalie” non sa proprio cosa farsene e comprende bene il perché “vengono concesse”
Questa Amministrazione si ostina nel voler continuare a modificare di volta in volta, secondo la propria convenienza, alcuni regolamenti obsoleti ed inutili. Il problema ha un nome ben chiaro, ma non hanno il coraggio di pronunciarlo: il Piano Cervellati che è da cancellare ed i dehors vanno autorizzati e consentiti in altezza totale e chiusi come fanno in molte città d’Italia. Nuova Senigallia, su questo tema è stata sempre chiara e sempre lo sarà, non ha usato mezze parole e non ha parlato di “varianti”, perché se eletti il Piano Cervellati cesserà di esistere, o buona parte, e saranno “finalmente” permessi i dehors chiusi.
E’ completamente inutile continuare sulla strada delle “varianti”, ed è completamente inutile permettere l’innalzamento di un metro e mezzo delle protezioni in plexiglass, perché quando è freddo è freddo, punto e basta! Nessuno si siede in un bar, in un pub o in un ristorante per congelarsi. Visto che per la nostra Amministrazione questi correttivi sono la panacea di tutti i mali, invitiamo allora l’intera Giunta, come ci è stato fatto notare dai commercianti stessi, a svolgere in strada, protetti da un metro e mezzo di plexiglass, i Consigli Comunali, perché se ci si può sedere un cittadino normale allora ci si può sedere anche tutta la Giunta Comunale.
Perché ostinarsi a non voler accettare che i dehors non sono una “disgrazia”, ma un arricchimento a livello urbano ed un modo per permettere di lavorare un pochino di più per qualcuno? Ma vi darebbe così fastidio vedere dei bei gazebo con la gente dentro in autunno ed inverno? Piazza della Signoria a Firenze li ha permessi e sono molto belli e chi ha dato il permesso? Guarda caso il vostro amico “selfie-man” Renzi, che fino a poco tempo fa era il Sindaco della bella Firenze. Vi alleghiamo le foto dei dehors chiusi in modo da farvi meglio comprendere che quello è l’unico sistema che aiuta e tutela un onesto commerciante, non le ridicole altezze di un metro e mezzo che avete deliberato. Da notare anche che oltre al freddo c’è, ed è visibile a tutti, il problema “piccioni”. Non è certo carino per chi si siede ad un tavolino di un bar o di un ristorante avere la “compagnia” del suddetto volatile. Il dehors chiuso risolverebbe anche questo problema.
Tutte le regalie attuali e tutte quelle che usciranno fuori da qui ad aprile su altre questioni, altro non sono che uno sterile tentativo da campagna elettorale per recuperare quella credibilità che questa Amministrazione ha perso. Le troppe componenti politiche che reggono questa Amministrazione impediscono la vera crescita di Senigallia, ed in questo caso specifico, non permettono ai commercianti di poter lavorare con dignità. Ma i nostri politici, stipendiati con i soldi dei contribuenti, a questo non pensano? No, perché loro a fine mese ci arrivano tranquillamente, non come il commerciante che non dorme la notte per studiare qualche idea innovativa per poter lavorare.
Cari commercianti, alle elezioni ricordatevi di chi veramente vuole difendere il lavoro e tutti i settori ad esso collegati, perché lamentarsi va bene, ma per cambiare le regole bisogna cambiare chi ha portato Senigallia ad essere una città anonima dove, come sempre, vanno avanti solamente gli amici degli amici e per tutti gli altri…“chi se ne frega”. Questo vale per i dehors, per i parcheggi, per il decoro urbano, per gli arredi urbani (inesistenti a Senigallia), per il Piano degli Arenili, per il Turismo (un progetto serio per la città non c’è mai stato), per le luci di Natale (per l’ennesima volta verranno fatte pagare ai commercianti) e via dicendo.
Oggi a Senigallia una nuova realtà esiste, parla chiaro ed è diretta, ha progetti innovativi e lascia alle “persone” la “libertà d’impresa”. Non fatevi sfuggire l’occasione di cambiare Senigallia…
Nuova Senigallia
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A mio modesto parere, i commercianti del centro storico e non solo, tramite le loro associazioni di categoria, dovrebbero avere un fondo cassa dove attingere per certe spese come le luminarie e contribuire finanziariamente alle manifestazioni che si svolgono nel nostro territorio. Lo stesso discorso dovrebbe valere anche per chi opera nella zona a mare. Non ritengo giusto che il Comune, con i soldi dei cittadini, finanzi manifestazioni che poi alla fine vanno ad ingrossare le tasche dei singoli. Per il resto approvo in pieno le tue tematiche.
Leonardo Maria Conti
Il turista che giustamente preferisce una spiaggia libera piuttosto che uno stabilimento balneare è un turista che a noi balneari non porta nulla a differenza di chi con loro lavora !!
Geniale!
Non pretendo di essere un urbanistico, o come si dice, e non pretendo nemmanco che lo sei tu, quindi di cosa stiamo a ragionare?
Pero' non voglio vedere i miei soldi sul cesso e l'acqua tirata.
Quei soldi, i miei soldi, sono stati spesi, quindi l'unica e sola cosa che va fatta e' farli rendere.
Il piano non va buttato, ma modificato nei punti che Nuova Senigallia pensa che ci siano problemi.
E per favore non sparate la cazzata che il Piano e' tutto da buttare: troppo facile, lorsignori, troppo facile.
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