Si è svolta giovedì 30 ottobre l’udienza per il processo a carico di una mamma 33enne di Jesi accusata di lesioni, minacce verso l’ex marito, di Senigallia, e di sottrazione di minore. I fatti risalgono al 2011 quando la coppia si separò e il figlio venne affidato alla madre, in un clima molto teso.

A marzo di quell’anno si verificò l’episodio al centro della denuncia da parte del giovane papà senigalliese: quando la donna rientrò in casa per riprendere alcuni oggetti, la discussione si animò parecchio tanto che all’uomo e a sua sorella vennero riscontrate delle lesioni che spinsero l’uomo, difeso dall’avv. Domenico Liso, a sporgere la querela contro l’ex.
Sempre in quell’anno, ma due mesi dopo, la donna comunicò con una lettera l’immediata partenza per la Grecia, impedendo così al papà di vedere il figlioletto, senza un adeguato anticipo della comunicazione.

La donna, difesa dall’avv. Marina Magistrelli, sostiene che nella discussione non furono causate lesioni, né vi furono aggressioni ma solo atteggiamenti un po’ animati, mentre la partenza per la Grecia venne comunicata ed era dettata solo da motivi di lavoro.

Il processo si aggiornerà a marzo 2015.