Assaggi di letteratura e arte per le prime classi del liceo Medi di Senigallia
Ggli studenti sono stati "rapiti" dalle letture in biblioteca e dai dipinti a palazzo del Duca
Riflettori accesi sulla letteratura e sull’arte al liceo statale E. Medi di Senigallia. Dopo aver esplorato la vita segreta dell’ecosistema del mare Adriatico, gli studenti delle classi prime – sempre nell’ambito del progetto di accoglienza a loro dedicato – hanno avuto l’occasione di vivere il mare attraverso la lettura di passi scelti dei più importanti autori della letteratura mondiale.
Dai burrascosi viaggi per mare dell’Ulisse di Omero al mitico duello tra il capitano Acab e Moby Dick nell’omonimo romanzo di H. Melville, passando per il porto della Trieste di Saba e l’avventura di Pinocchio nel ventre del pescecane. Tutti mirabili assaggi di letteratura, magistralmente serviti dalla voce dell’attore Mauro Pierfederici nella sala conferenze della Biblioteca Antonelliana. “E’ una felice sorpresa vedere tanta concentrazione in una platea di giovani, che di solito tendono a distrarsi facilmente, segno che la letteratura conserva intatta la sua magia e può avere la meglio sullo smartphone” ha commentato l’attore complimentandosi con i ragazzi.
Dal fascino della parola alla suggestione delle immagini: conclusa la lettura, i ragazzi si sono trasferiti al palazzo Ducale per una visita guidata della mostra ‘La grazia e la luce’. Particolare attenzione è stata riservata all’ “Annunciazione” di Giovanni Santi, padre di Raffaello, e alla “Maddalena” di Timoteo Viti.
Sollecitati dalle domande di Stefano Verri, gli studenti hanno analizzato i dipinti da un punto di vista iconografico, cimentandosi nell’identificazione delle figure rappresentate attraverso dettagli significativi: la chioma della Maddalena che scende fino ai piedi a mo’ di abito, il giglio bianco per Maria Vergine, la lunga barba di Dio, che lo distingue da Cristo. A seguire, il magnifico quadro del Perugino (Madonna col Bambino e Santi) il cui ritrovato splendore rapisce lo sguardo del visitatore. La tavola della chiesa di Santa Maria delle Grazie di Senigallia, rappresenta non a caso il fulcro della bellissima mostra. E’ stato interessante per i ragazzi capire che la luce del dipinto è il frutto di un accurato restauro che lo ha riportato a nuova vita dopo anni di incuria: “Pensate – ha detto Verri rivolto ai ragazzi – che prima del recupero, l’opera era quasi accartocciata su se stessa; non è stato quindi facile per i restauratori ridare ai colori la lucentezza originaria“.
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