Canti replica a Liverani: “Mai saltato fossi, né tratto vantaggi dalla politica”
L'esponente ex Idv ed ex Città Futura: "Informazioni false sul mio conto che mi offendono"
In merito all’articolo pubblicato in questa testata in data 21 ottobre 2014, a firma Marcello Liverani, alcune informazioni false e ambigue allusive verso la mia persona meritano, purtroppo, una risposta.
Prima di tutto, non ho mai tratto vantaggi di tipo patrimoniale e/o non patrimoniale dalla mia attività politica, né perseguito affari economici dalla mia attività politica, né sono stato assoldato per compiere azioni disoneste nella mia attività politica. Mi ritengo perciò offeso personalmente nell’accostare la mia persona a tali pratiche politiche come “corruzione”, “affarismo”, “prezzolatismo” che non mi appartengono e altamente lesive della mia dignità personale.
“Conoscere prima di deliberare” diceva Luigi Einaudi e dice anche un politico che ha contribuito alla mia formazione, riconosco che queste parole sono virtù politiche per pochi. Non ho mai “saltato fossi” né ho saltato fossi 3 volte. E’ fuori luogo e fuori contesto, volto solo all’annientamento dell’avversario, l’attribuirmi passaggi da destra a sinistra o viceversa che non mi appartengono, oppure cambi di partito.
Una breve biografia conferma il mio essere stato sempre uomo di centrosinistra all’interno del centrosinistra. Mi sono avvicinato al primo partito della mia vita aderendo all’”Italia dei Valori – Lista Di Pietro” nel 2010 nel centrosinistra appoggiando il sindaco Mangialardi ed al momento della sua fine non ho scelto altri partiti ma aderito ad un movimento civico progressista sempre nel progetto del Sindaco Mangialardi. Movimento che ho lasciato perché ha deciso di rappresentare una coalizione di partiti di sinistra e “non una lista civica” come dal capogruppo affermato. Scelta che rispetto e che ritengo legittima ma che non rientra nel mio progetto politico e nella mia visione e che ho già avuto modo di spiegare.
Mi auguro che gli spazi di informazione rimangano spazi di confronto democratico e non di insulto.
Pero' accostare a Canti la politica corrotta affaristica e prezzolata e vergognosa non e' proprio da gentiluomini.
Ma poi mi pare che abbia spiegato che i tre salti di fosso (venite a ROncitelli a farli, se vi piace) non ci sono stati e mi pare di ricordare che c'ha ragione.
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