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Senigallia: si avvia alla conclusione la Commissione di inchiesta sulla alluvione

Fino al 31 ottobre è possibile inoltrare documenti o richiedere di essere convocati per una audizione

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La mappa dell'alluvione a Senigallia

Ricordiamo ai concittadini che lo scopo della Commissione è l’accertamento delle “criticità e le inefficienze emerse, anche in relazione alla revisione di strumenti, norme e regolamenti atti alla prevenzione di simili calamità”.

Ciò significa che la Commissione è stata ed è ancora impegnata a ricercare risposte alle domande poste dai cittadini circa le cause del fenomeno, le ragioni e le eventuali responsabilità delle scelte assunte in riferimento al fiume, alla prevenzione delle calamità, alla gestione dell’emergenza, con l’intento di poter migliorare la sicurezza cittadina di fronte alle emergenze che ciclicamente, con diversa intensità, colpiscono il suo territorio.

Nella delibera che l’ha istituita è scritto che “Alla Commissione sono attribuiti i seguenti poteri: audizione e/o esame di persone informate sui fatti, amministratori, tecnici; audizione dei responsabili degli uffici comunali, provinciali e regionali, nonché possibilità di richiedere agli uffici note o memorie scritte; possibilità di effettuare sopralluoghi sui luoghi dell’evento con possibilità anche di riprese video (o documentazione fotografica) da allegare agli atti della Commissione; possibilità di acquisire note, memorie e valutazioni tecniche provenienti da soggetti privati.

Fino ad oggi la Commissione ha ascoltato molti cittadini che hanno inteso offrire il loro contributo per ricostruire e comprendere l’accaduto sulle base delle proprie esperienze e conoscenze. Ricordiamo che fino al 31 ottobre è possibile inoltrare documenti o richiedere di essere convocati per una audizione, certi che la Commissione prenderà in esame quanto inviato, nel rispetto della dovuta riservatezza.

Le istanze e i documenti (su supporto cartaceo o magnetico) possono essere recapitati con le seguenti modalità:
– per posta ordinaria in busta chiusa indirizzata alla Segreteria della Commissione di indagine sull’alluvione del 3 maggio, Comune di Senigallia, Piazza Roma 8, con la dicitura “PROTOCOLLO RISERVATO”;
– tramite consegna diretta agli uscieri presso il Palazzo Comunale in busta chiusa indirizzata alla Segreteria della Commissione di indagine sull’alluvione del 3 maggio, Comune di Senigallia, Piazza Roma 8, con la dicitura “PROTOCOLLO RISERVATO”;
– per posta elettronica all’indirizzo commissione.inchiesta@comune.senigallia.an.it

Si ribadisce che i Consiglieri che partecipano ai lavori della Commissione hanno rinunciato al cosiddetto “gettone di presenza”, per devolvere il relativo ammontare alla popolazione alluvionata.

Alla conclusione dei lavori, la Commissione presenterà una relazione che verrà messa a disposizione della cittadinanza assieme alla documentazione acquisita.

Commenti
Ci sono 4 commenti
pierfederici 2014-10-17 15:34:51
Carissimi della commissione d'inchiesta é giusto ricercare le responsabilità. Ma............non si troveranno MAI e poi MAI, sapete il perché? Le colpe sono di tutti e di nessuno,Perciò nessuno è colpevole.................La cosa più importante: fare in modo che non succeda mai più, giusto togliere gli alberi all'interno dell'alveo,perfetto,so che si sta facendo qual'cosa, Benissimo,CONGRATULAZIONI! Però la cosa più importante, Abbassare il letto del fiume dal molo, almeno fino alla frazione di CASINE DI OSTRA Togliendo ghiaia, terra , sabbia, comunque tutto quello che ostruisce il normale deflusso delle acque. Se qualcuno si oppone,Che lasci le proprie generalità: In modo che alla prossima alluvione, senza commissione d'inchiesta, Conosceremo subito il nome del colpevole e di conseguenza il nome di chi risarcirà i danni,Garantendo cosi ai futuri alluvionati un rimborso IMMEDIATO. (io sono curioso mi si può spiegare il perché non si può togliere la ghiaia in eccesso?) C'è Qualcuno che può spiegarmi, il perché nella costruzione di quella specie di pista, Non si sa a cosa serve,Comunque non ha importanza, l'importante è spendere denaro,se è inutile è ancora meglio; Ora vengo alla DOMANDA: Perché non è stata usata la ghiaia del fiume? E' stato più conveniente farla arrivare dalla gola della rossa? Oggi si predica il km 0 ma forse non è cosi quando si tratta di lavori PUBBLICI. Gradirei avere le risposte.GRAZIE. francobarucca@libero.it
ilbianconiglio 2014-10-18 13:57:04
Ricordo ancora amici di mio padre che prendevano la ghiaia di fiume per le costruzioni, soprattutto negli anni dopo la guerra quando cera da ricostruire tanto ma non e' mai stato un lavoro cosi' grande da fare abbassare il fondo dei fiumi.
Puo' essere una idea ma non basta.
pierfederici 2014-10-18 21:35:37
Ricordati ,oppure non lo sai,che tutta la ghiaia, o sabbia che serviva per la costruzione di case, o strade ,o manutenzione di strade, veniva prelevata o dal mare o dal fiume. Quindi, quei detriti che il fiume potava a valle Ogni anno venivano prelevati. Poi circa 50 anni fa intervenne una legge che dice il tutto è bene dello STATO: Quindi:Lo Stato è proprietario, Il proprietario è responsabile dei danni Provocati dalle sue proprietà Quindi: Lascio a te Ilbianconiglio decidere chi deve pagare i danni del 3 maggio 2014,Che nessuno si illuda, Nessuno prenderà 1 euro nessuno sarà RISARCITO.
pierfederici 2014-10-18 22:07:55
Poi se ci pensi il proprietario:Vuole come premio per la sua INEFFICIENZA, il 22% Delle spese per il ripristino delle abitazioni e delle attività,Premetto che le attività in qualche anno riescono a recuperare:(iva), ma i privati? Dove se la prendono? IN..............o Non pensi che chi provoca danni, alla fine pretende il premio.
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