Rischi geologici nelle Marche, un convegno alla Rotonda di Senigallia
L'incontro si tiene il 17 ottobre, nell'ambito della Settimana del pianeta Terra
![L'azienda Comar di Senigallia durante l'alluvione del 3 maggio 2014](https://www.senigallianotizie.it/articoli/2014/07/comar-alluvione-1.jpg?badd6b)
Nell’ambito della Settimana del pianeta Terra, si svolgerà il 17 ottobre, alla Rotonda a mare, il convegno su I rischi geologici nella Regione Marche e la direttiva “Alluvioni” dell’Unione Europea (2007/60/CE), organizzato dal Comune di Senigallia e dall’Autorità di bacino regionale.
I lavori si apriranno alle ore 9 con i saluti del sindaco Maurizio Mangialardi, del governatore Gian Mario Spacca e della professoressa Silvia Seno, ordinario di Geologia all’università di Pisa e responsabile della Settimana del pianeta Terra.
A seguire gli interventi di Marcello Principi, segretario generale dell’Autorità di bacino della Regione Marche, del professor Corrado Cencetti, dell’università di Perugia, di Giorgio Cesari, segretario regionale dell’Autorità di bacino Tevere, e di Paola Pagliara, del dipartimento nazionale della Protezione Civile.
Le conclusioni, in programma alle ore 13, saranno svolte da Paola Giorgi, assessore regionale alla Difesa del suolo e della Costa.
e noi poveri cittadini glu glu glu glu glu glu
Ve dovete moveeeeeee
Non dovete riunirvi per cantarvela e suonarvela con i soliti spartiti.....fatti !!!!!!!!!!non pugnette.
Cioè da quattro anni doveva essere messo in moto il compito di "valutare" gli effetti e le criticità indotte dai fenomeni naturali quali le alluvioni, e sulla conseguente esistenza di un margine di errore e indeterminatezza che deve spingere verso l'adozione del principio di precauzione e solidarietà.
Tenuto conto che entro il Giugno 2013 doveva essere presentato il Reporting delle Mappe di Pericolosità e le Mappe di Rischio Alluvioni ed entro il Dicembre 2013 dovevano essere portate a termine le Mappature di Pericolosità e di Rischio con la relativa Significatività e valutazione del Danno ( ebbene sì, debbono essere valutati anche i prevedibili danni sociali, economici, ambientali, culturali associati all'evento). Viene pertanto da domandarsi: la Regione Marche questa mappatura l'ha fatta ? E perché non ne ha dato conoscenza alla popolazione con la stessa intensità di convegni ed incontri che utilizza invece adesso? E' dal 2012 che l'Istituto Superiore della Protezione e Ricerca Ambientale ha predisposto le Linee Guida per l'aggiornamento delle Mappe, dove sono indicate la valutazione degli argini (tanto più e soprattutto quanto questi sono stati tagliati da recenti lavori infrastrutturali), la rappresentazione delle altezze e della velocità di ogni scenario di probabilità dell'evento, la significatività ed incertezza della velocità, delle altezze idrometriche e soprattutto la variabilità dei percorsi in quei fenomeni di alluvioni con elevato volume di sedimenti trasportati. Tutte cose che vengono a smontare la litania piagnona dell'eccezionalità dell'evento , della non possibilità di previsione,dell'imprevedibilità dei percorsi dell'acqua che ci è stata riversata addosso fino allo sfinimento.
La seconda fase dell'Attuazione della Direttiva riguarda i Piani di Gestione delle Alluvioni il cui Reporting scade a Giugno 2015 e la presentazione del Piano scade a Dicembre 2015. Vista la complessità della materia, e la mole di lavoro, i tempi cominciano ad essere ristretti. Chissà se , a differenza delle mappe,riusciremo a sapere qualcosa, entro tali scadenze, sul Piano Emergenze con le relative procedure ,ruoli, compiti e (non ultimo) responsabilità . Oppure , passata la campagna elettorale gli incontri e convegni sulla Direttiva Alluvioni li avremo solo dopo un ulteriore evento dannoso.
stefano bernardini
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