Sfruttavano i viados tra Senigallia e Ancona, condannati
Banda sgominata dalla Polizia: introducevano in Italia immigrati e li costringevano a prostituirsi
Gestivano il traffico di viados tra Ancona, Falconara e Senigallia gli otto indagati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina, minacce, lesioni e sequestro di persona, finiti a processo nel tribunale del capoluogo dorico nella giornata di mercoledì 15 ottobre.
La banda, sgominata grazie a un’operazione della squadra mobile di Ancona assieme ai colleghi di Senigallia, favoriva l’introduzione in Italia di giovani sudamericani, soprattutto brasiliani che venivano indotti alla prostituzione e sfruttati lungo le principali direttrici di traffico come la statale 16 Adriatica tra Senigallia e Montemarciano, oltre che in alcuni appartamenti compresi nella stessa area.
Durante la fase conclusiva del processo al tribunale di Ancona sono state stabilite condanne per le persone coinvolte, mentre solo una è uscita dalla vicenda con un’assoluzione. Per le altre il giudice ha previsto reclusione fino a quasi tre anni: 2 anni e 4 mesi a una donna; 1 anno e 4 mesi a un uomo; 8 mesi a un’altra donna, mentre quella che era ritenuta l’organizzatrice del giro di viados è stata condannata a 2 anni e 8 mesi.
Nella vicenda erano coinvolti anche tre italiani, due dei quali usciti dal processo attraverso patteggiamenti e sospensioni: il terzo, invece, è stato condannato dal giudice a 1 anno e 5 mesi.
Il giudice Paolo Giombetti ha inoltre previsto che le quattro persone di nazionalità brasiliana costituitesi parti civili nel processo vengano risarcite con somme che vanno dai 5 ai 15mila euro.
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