In preparazione il catalogo del laboratorio di restauro del Musinf
L’arte del ritratto nell’archivio fotografico cingolani/giovenali
Un catalogo del laboratorio di restauro del Musinf documenterà il lavoro finora svolto, da Alfonso Napolitano e Patrizia Lo Conte sull’Archivio Cingolani-Giovenali. Il contenuto del catalogo è stato illustrato recentemente da Alfonso Napolitano in un incontro del corso di fotogiornalismo. E’ stato su segnalazione dell’assessore alla cultura Stefano Schiavoni che la direzione del Musinf si è impegnata nell’organizzazione di un programma di intervento, finalizzato alla salvaguardia dell’Archivio fotografico Cingolani-Giovenali, investito dalla recente inondazione.
L’intervento sul vasto archivio fotografico Cingolani-Giovenali è risultato stato assai positivo grazie alla pronta richiesta e alla collaborazione della famiglia, che ha messo in condizione Alfonso Napolitano e Patrizia Lo Conte di attuare un efficace azione di emergenza, strettamente coordinato con il Musinf e con l’assessorato alla cultura. Tutti i preziosi negativi dell’archivio Cingolani-Giovenali, i più su lastra di vetro, sono stati trasferiti in tempi record dai locali inondati ad uno spazio museale, che è stato appositamente adibito dai volontari del Museo comunale d’arte moderna e della fotografia, a laboratorio di conservazione e restauro.
Prima di tutto vanno sottolineate l’importanza dell’Archivio e la sua rilevanza storica, infatti contiene moltissime immagini fotografiche, ritraenti cittadine e cittadini senigalliesi del Novecento. Parte dei negativi sono quasi intatti, parte, invece, sono stati purtroppo raggiunti in pieno dalla fanghiglia. Per il recupero di questi il Musinf ha attivato un laboratorio attrezzato alla bisogna e ha predisposto e sperimentato un protocollo di recupero secondo standard internazionali di restauro e catalogazione digitale delle immagini. Numerosi esperti fotografi, a partire da Giorgio Pegoli, Massimo Marchini, Ruggero Passeri, Carlo Lovesio hanno dato al Musinf la loro disponibilità volontaristica per contribuire alla migliore definizione delle procedure di recupero.
Con la presenza dell’assessore alla cultura Stefano Schiavoni e del presidente della Fondazione Senigallia, Michelangelo Guzzonato, una relazione di Alfonso Napolitano sulle avvenute operazioni di salvataggio dei materiali fotografici e sull’organizzazione del laboratorio di restauro ha tempestivamente precisato le linee di azione, “si tratta di linee di azione” scrive il prof. Bugatti, direttore del Musinf, “che si sono conformate, per quanto possibile, agli standard internazionali descritti nel 2007 nelle “Raccomandazioni per la Conservazione delle Fotografie” elaborate dal gruppo svizzero di lavoro per la fotografia (Memoriav) in caso di alluvione”.
E’ stato presentato al sindaco Mangialardi un dossier dettagliato sull’ operazione di messa in salvaguardia e sull’importanza storica dell’Archivio fotografico Cingolani-Giovenali ai fini della determinazione delle attività di un’azione di salvaguardia e valorizzazione. Tale azione di salvaguardia è stata approvata e coordinata dallo stesso sindaco, nell’ambito del progetto Senigallia Città della Fotografia.
Il Musinf, proprio nei giorni precedenti l’alluvione, aveva presentato una pubblicazione sull’archivio fotografico Balelli, che rappresenta per Macerata un’esperienza che ha affinità, quanto a documentazione storica, con l’archivio Cingolani-Giovenali di Senigallia. Vi sono poi stati riscontri di interessamento a livello nazionale sull’azione di salvaguardia svolta a favore del patrimonio storico-fotografico.
L’on. Goffredo Bettini, oggi parlamentare europeo, visitando il Musinf e le raccolte storiche del Gruppo Misa, ha voluto prendere visione di una slide di fotografie relative all’intervento di recupero dei materiali fotografici, documentativi dell’attività dello studio Cingolani-Giovenali. Ad illustrare a Gobbredo Bettini le immagini dell’intervento di recupero dei negativi, colpiti dall’alluvione, è stata la fotografa Patrizia Lo Conte, che con Alfonso Napolitano, ha effettuato in loco il recupero, reso difficile dalla fanghiglia. Goffredo Bettini si è interessato agli standard di intervento di recupero, conservazione, restauro e catalogazione scelti dal Musinf secondo gli standard internazionali.
Grazie alla collaborazione dei familiari della fotografa Paola Giovenali, Patrizia Lo Conte e Alfonso Napolitano hanno potuto individuare e recuperare i registri dello studio, il che renderà possibile in futuro una certa identificazione dei soggetti fotografati per ogni negativo. Una programmata serie di interviste recuperarà i dati relalitivi alla storia dello studio Cingolani-Giovenali e percorrerà anche le vie di un approfondimento utile sulle tecniche fotografiche praticate dallo studio.
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