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Rifondazione su ‘Città futura’: “Incapaci di affrontare la realtà con spirito critico”

"Il modello "tuttoturismo" condanna Senigallia a uno schema economico deindustrializzante"

Rifondazione Comunista

A volte servono gli insegnamenti dei classici, ci sembra infatti un caso emblematico di “falsa coscienza”, cioè l’incapacità di affrontare la realtà con spirito critico e sguardo dialettico, l’atteggiamento di Sel e della coalizione “Città futura” rispetto ai prossimi scenari politici e sociali che riguardano la nostra città.

Così l’affrettarsi ancillare a riproporre e a riproporsi nella maggioranza che ha governato la città senza una riflessione sul modello “tuttoturismo ed eventi” che condanna Senigallia a uno schema economico e sociale fatto di rapsodie estive che illuminano si il lungomare ma che si fondano su deindustrializzazione, aggressione immobiliare al territorio e precarietà nel lavoro e dei lavoratori, non solo è testimonianza di subalternità , forse utile a qualche sempiterno assessore, ma denotano pigrizia intellettuale e pavidità nell’ intraprendere una riflessione che avrebbe potuto produrre proposte e progetti alternativi all’ asfittico presente e magari avere la possibilità di costruire ponti con quella sinistra che più coerentemente ha provato in consiglio comunale e in città a costruire conflitto e proposte.

Poi come in ogni episodio di falsa coscienza c’è il bisogno del “nemico” ecco quindi il dileggio e l’offesa alla nostra compagna Giuseppina Fattori (senza virgolette) rea di non subire il fascino della subalternità e quindi di costruire a pochi passi da Senigallia, Trecastelli (storico conestabilato di supponenti aristocrazie),un’ esperienza politica inedita che non solo ha avuto un’eccellente conferma elettorale ( un 37%, 1400 voti)ma soprattutto capace di costruire rete sociale (i comitati dei disoccupati) e proposta (le iniziative sulla pace, le delibere sulla partecipazione, la cooperativa per i lavori pubblici), oltreché di interpretare l’impegno politico con uno stile che non prevede il maramaldeggiare l’ avversario politico (com’è avvenuto nel caso Cameruccio).

Noi vogliamo costruire a Senigallia quell’ opportunità politica che già alle europee ha testimoniato, con Tsipras, concretezza e possibilità di successo e nel resto della regione vediamo fervere iniziative, impegno e progetto in questa direzione, ci auguriamo quindi che chi con noi ha condiviso questa battaglia rifletta con più attenzione prima che il rosso che resti sia solo quello della vergogna.

da Rifondazione Comunista Senigallia

Commenti
Solo un commento
LuigiRebecchini 2014-10-02 09:47:42
Mi dispiace esprimere alcune critiche e puntualizzazioni all'articolo scritto da un circolo di partito a cui sono stato iscritto fino ad un paio di anni fa.
Il turismo per voi non è un'industria? Nei convegni, conferenze programmatiche, incontri, ecc. il Prc ha sempre affermato che il turismo è uno dei motori più importanti dell'economia italiana. Oggi non è più cosi per voi? Personalmente ho sempre pensato, dai tempi della mia tesi di laurea, che il turismo potrebbe essere la principale industria italiana e oggi ne sono convinto più di allora. Mi sarei aspettato nel vostro intervento che voi diceste che a Senigallia si potrebbe fare molto di più e molto meglio sul turismo, con interventi anche diversi. Io continuo a considerare il turismo come principale nostra attività economica e auspico una industria turistica riqualificata che non si lega all'aggressione immobiliare, anzi! Ma qui il discorso sul turismo efficace da perseguire, nemico della speculazione edilizia (perché la speculazione edilizia è la morte del turismo alla fine), diventa lungo e rimando la discussione.

Altra questione da voi sollevata è quella della scelta del Sel. Voi esprimete meraviglia per la loro scelta di andare con il Pd, io no. Ma in quante parti d'Italia il Sel è ruota di scorta del Pd (ormai quasi tutto renziano)? Ma, del resto, anche Rifondazione in molte città si allea con il Pd. Sono alleanze ondivaghe che per i rapporti di forza esprimono sempre e comunque subalternità al Pd.
Capisco il tentativo di Tsipras, ma in Italia la lista Tsipras è nata morta perchè è appunto costituita soprattutto da Sel e Prc, partiti ondivaghi e non più credibili.
Non accosterei il progetto liste Tsipras alla lista di Giuseppina Fattori, si sminuirebbe la portata del progetto di Giuseppina, che è molto ma molto più ampio ed più avanzato delle liste Tsipras e non mostra subalternità alcuna.
A Giuseppina Fattori, che stimo molto, esprimo solidarietà e auguro un proficuo lavoro.
A Senigallia, credo, possano esserci le condizioni per un impegno di molti cittadini dell'area della sinistra e del centro che non si riconoscono più nelle ditte grandi e piccole (i partiti), pronti a portare avanti un progetto nuovo per la città. Sganciati dai sistemi di potere dei partiti grandi e piccoli, l'impegno comune di tutti questi cittadini e gruppi di cittadini, potrebbe essere vincente alle prossime nostre elezioni. L'impegno di tutti costoro ha in sé la forza della partecipazione diretta di ognuno, senza deleghe e necessariamente senza subalternità.
Luigi Rebecchini
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