Alessandro Ramazzotti, un senigalliese sul tetto del mondo
Le sensazioni del neocampione Intercontinentale della Thai Boxe
Dopo anni di duri allenamenti, alternati al lavoro, e di lunga gavetta, finalmente la gloria sportiva.
Il fighter senigalliese Alessandro Ramazzotti, 26 anni, ha coronato il suo sogno, aggiudicandosi il suo primo titolo Intercontinentale nella Thai Boxe (categoria Wako-Pro K1, kg – 62.2, la più importante) grazie al successo ottenuto ai punti a Santa Teresa di Gallura (Sardegna) sul serbo Aleksandar Gogic, domenica 21 settembre.
È il coronamento di anni di sacrifici per l’atleta, che nel silenzio generale o quasi, con pochi soldi e tanta voglia di emergere, da tempo alterna il lavoro quotidiano e lo sport agonistico, dirigendosi ogni sera a Rimini dove si allena agli ordini del coach Fabio Corelli, ex campione del mondo.
“Ce l’ho fatta, posso finalmente dirlo ed è davvero un sogno – esulta ancora emozionato e con poca voce il neocampione –. Ho sempre creduto di strappare la corona, anche se è stata dura, per tanti motivi”. Ramazzotti infatti è partito dal nulla, e prima di festeggiare ha dovuto attendere parecchio: dopo anni di costante ascesa, già nel 2013 era pronto per la sfida al titolo Intercontinentale, ma il match fu rimandato; il fighter non si è perso d’animo, ha continuato a fare esperienza combattendo anche all’estero, quindi si è presentato pronto all’appuntamento col nuovo avversario, appunto il serbo Gogic.
Contro il quale, inoltre, non partiva favorito: “il mio avversario ha molta più esperienza di me, basti pensare che ha alle spalle circa 150 incontri in carriera contro i miei 35 – spiega Ramazzotti – . Su di lui sapevo davvero poco, avendolo visto soltanto in alcuni video tra l’altro piuttosto datati e ciò avrebbe potuto rivelarsi un problema. Ma l’ho spuntata, ed è stato davvero emozionante esultare in un palasport pieno”.
Chissà che ora non si aprano prospettive ancor più invitanti per il neocampione, che – complice una disciplina poco diffusa – non è ancora noto al grande pubblico: “è vero, in molti non mi conoscono nemmeno nella mia città – ammette – ma negli ultimi tempi qualche sponsor si è fatto vicino. Continuerò a lavorare, ma pure a combattere. Voglio puntare ad altri titoli”.
Il meglio, per il fighter, deve ancora arrivare.
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