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Senigallia, Cameruccio replica alla maggioranza senza volto

"Strumentalizzata la vicenda, mi son fidato di un militante della Fiamma Tricolore"

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Gabriele Cameruccio

Con la presente intendo chiarire la mia posizione in merito alla vicenda giudiziaria nella quale sono rimasto purtroppo coinvolto allo scopo di rivendicare a testa alta la correttezza, l’onestà e l’integrità morale della mia persona e del mio operato come politico rappresentante dei cittadini.

Tuttavia noto, con profonda amarezza e delusione, che la maggioranza consiliare, con un comunicato “anonimo” (a conferma della viltà di chi lo ha preparato che non ha avuto nemmeno il coraggio di firmarlo), non ha perso tempo ad infangarmi scagliandomi contro una vera e propria campagna mediatica, mettendomi alla gogna sulla cronaca locale di questi giorni che ritengo a dir poco indegna, cattiva e inaccettabile, come se coloro che hanno ben pensato di pubblicare l’articolo fossero i “ duri e puri”, sempre pronti a dare lezioni su tutto e a tutti.

La maggioranza “senza volto” ha voluto strumentalizzare a fini chiaramente elettorali la notizia per montare un caso politico e attentare alla onorabilità e dignità della mia persona.
Non c’è da stupirsi, del resto la bassezza umana non conosce limiti!

Addirittura vengo accusato gratuitamente di aver tentato di “far passare in sordina” la vicenda, come se avessi voluto nascondere la notizia, quando al contrario sulla cronaca di Senigallia in questi giorni è stato portato alla ribalta proprio il mio “caso”, mentre esistono veri e grossi problemi (di cui ci sarebbe tanto da parlare) della nostra città che sono tanti e sono sul tappeto da troppi anni.

Lo stesso intervento del segretario Pd Allegrezza conferma un’impostazione ipocrita che ci riporta ai peggiori regimi sovietici e cerca solamente di screditare e attaccare la mia persona.
Alt …. avete proprio sbagliato interlocutore!

Intendo subito affermare e puntualizzare con risoluta fermezza che la condotta falsificatoria per la quale sono stato tratto a giudizio non mi appartiene.
Mi trovo ad onor del vero, e solo Dio sa con quale dolore e rammarico, a dover scontare una colpa per fatti di cui non mi sento responsabile poiché commessi da altri, solo per aver fatto affidamento in tutta buona fede sull’operato di una persona militante nella lista “Fiamma Tricolore” che si era fatta carico, secondo una prassi invalsa, di raccogliere le firme e perciò con inganno mi è stata sottoposta per l’autentica anche una firma, tra le tante, della quale ignoravo la falsità.
Sono convinto che chiunque al mio posto avrebbe agito alla stessa maniera.
Non ho nulla da rimproverarmi se non di essermi fidato, ripeto ancora in perfetta buona fede, di persona rivelatasi invece scorretta e priva di scrupoli contro la quale mi riservo di agire nelle opportune sedi.
Sono dunque io rimasto vittima di un vero e proprio raggiro!!

Tengo inoltre a rimarcare il fatto, quale prova ulteriore della mia onestà, che non ho tratto alcun vantaggio né diretto, né indiretto da tale vicenda atteso che la lista “Fiamma Tricolore” è stata esclusa dalla competizione elettorale alle ultime elezioni politiche.
Ed allora … tanto rumore per nulla.

La vicenda in questione ha invece dimostrato, grazie ai numerosi attestati di solidarietà, fiducia e rinnovata stima personale ricevuti in questi giorni, pubblicamente e privatamente, da semplici cittadini e da pubblici amministratori, anche da fuori Senigallia, che il mio impegno in politica a servizio dei cittadini e del territorio come svolto da molti anni sino ad oggi continuerà con quella stessa serietà, onestà e perseveranza che mi ha sempre contraddistinto.

Per questo ringrazio pubblicamente tutti coloro che mi hanno espresso vicinanza e solidarietà. Esprimo un sentito apprezzamento sul piano umano e politico a partire dall’amico e collega di gruppo consiliare Alessandro Cicconi Massi, che ha compiuto un gesto davvero forte e dal grande significato, dimettendosi dalla carica di vice presidente del Consiglio Comunale, ai colleghi capigruppo e consiglieri di opposizione, e all’amico consigliere Enrico Rimini, che ha rassegnato le dimissioni da presidente della V Commissione Consiliare.
Nel contempo ho anche apprezzato la correttezza del consigliere Simeone Sardella che pubblicamente si è dissociato dalla maggioranza ed ho ricevuto privatamente parole di vicinanza e stima anche da parte di qualche altro esponente di maggioranza.
Questione di stile: ognuno mantiene lo stile che gli è proprio… Signori si nasce!

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