La fotografia di Fosca Rosselli in mostra a Senigallia
L'11 ottobre un incontro con l'autrice, ex allieva di Mario Giacomelli
L’assessore alla cultura Stefano Schiavoni prosegue il programma espositivo per il nuovo look dello spazio dell’Expo ex, ai giardini della Rocca Roveresca.
Per procedere in tal senso ecco un evento per la giornata del contemporaneo, l’11 ottobre. Per l’occasione all’Expo, alle ore 13,00 ci sarà l’incontro con l’autrice Fosca Rosselli, la cui mostra sarà allestita dal 7 ottobre. In catalogo un documento veramente significativo: lo scritto di Mario Giacomelli per Fosca Rosselli. La Rosselli è nata a Carrara dove si è diplomata alla Accademia di Belle Arti in pittura.
E’ stata allieva del maestro Umberto Buscioni, e del maestro Mario Giacomelli, che ha seguito la sua ricerca fotografica negli anni 1996-1997. Mario Giacomelli ha presentato la mostra della Rosselli alla “Sala Ritz” di Senigallia (AN) nel 1997.
E’ stata docente alla Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e ha tenuto un corso di pittura presso il Liceo scientifico di Carrara. Ha al suo attivo numerose mostre di pittura e fotografia sia personali che collettive in Italia e all’estero. Attualmente vive e lavora a Senigallia. La mostra per la giornata del Contemporaneo all’expo-ex, è intitolata “ In viaggio”. La foto esposte di Fosca Rosselli infatti rappresentano due aspetti significativi di un viaggio fatto in Cile nel 1993, con immagini eseguite in Viña Del Mar e al mercato generale di Santiago.
Della pittura di questa autrice Mario Giacomelli ha scritto: “Fosca Rosselli crede nella vitalità delle forme che vivono i ritmi e le norme del sapere, identifica stile e linguaggio con interne tensioni che arricchiscono il suo processo creativo. “Certi valori che sembravano perduti” scriveva Mario Giacomelli “con Fosca, ritornano a occupare il loro posto, continuano a vivere a memoria futura in una diversa pulsazione visiva estremamente interiorizzata. Tra dettagli e frammenti pittorici, oggetti del passato, rielaborati nella coscienza d’oggi, Fosca recupera non solo il senso, ma il segno e la materia considerando lo spazio pittorico come un luogo di relazioni dove è possibile introdurre elementi capaci di dare energie nuove nell’opacità del quotidiano. Fosca Rosselli riesce a portare alla luce del suo immaginario, capitelli, colonne, frammenti archeologici, gabbiani, ali da gigante, come sperimentazione di libertà, possibilità di dinamismo, l’attraversamento d’un processo della coscienza, perché analizza i pensieri ribaltando sulla superficie della tela materia-segno-colore in cui figurativo ed astratto si pareggiano in un linguaggio scarnificato per rifondere una nuova pulsazione, per arrivare alla trasparenza dell’anima”.
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