Ora i singoli consiglieri di maggioranza si schierino apertamente. Condividono le parole di buon senso di Simeone Sardella, che prende le distanze dall’attacco personale e infamante al consigliere Cameruccio, oppure continuano a sostenere la linea giacobina, verbalmente violenta e da clima da guerra civile del segretario del Pd Allegrezza?

Gli uomini e le donne della maggioranza, che si sono nascosti dietro l’anonimato (apprendiamo che almeno Sardella era stato tenuto all’oscuro del vile comunicato), hanno il coraggio di dire la propria e di dissociarsi dal linciaggio umano, civile e politico di un uomo perbene come Cameruccio oppure continuano a celarsi nell’ombra politicamente disonorevole del silenzio?

Le ulteriori parole inqualificabili del segretario del Pd non lasciano dubbi sulla volontà dei vertici del partito (sindaco Mangialardi in testa) di proseguire una personale battaglia all’insegna della scorrettezza personale, dell’ipocrisia politica e del fango utilizzato a fini elettorali.

C’è differenza, e le persone intellettualmente oneste lo comprendono, tra le critiche anche feroci al bilancio, ai provvedimenti amministrativi, alle consulenze allegre, ai contributi alle associazioni amiche, ai bandi vinti da militanti del Pd (vedasi addetto stampa) poi annullati dai tribunali da parte dei consiglieri di opposizione e il linciaggio personale ad una persona perbene che ha avuto l’unico torto di non aver controllato attentamente un documento (perché di questo cari signori stiamo parlando!).

La verità è che questa maggioranza, quando deve distribuire contributi e consulenze, i documenti di identità sembra osservarli attentamente. O è un caso che consulenze, contributi e incarichi finiscano sempre agli stessi? Forza allora consiglieri di maggioranza nell’ombra? State con la correttezza di Sardella o con i professionisti del linciaggio politico? Per una volta, abbiate un sussulto di coraggio.