Vicenda Cameruccio, il sindaco di Senigallia: “Pagata cara una leggerezza”
Mangialardi: "Vicenda che colpisce sul piano umano"
“Provo sincera tristezza nell’apprendere la notizia della condanna a cinque mesi patteggiata dal consigliere comunale Gabriele Cameruccio. Una vicenda che mi colpisce, particolarmente sul piano umano, perché conosco Cameruccio da molti anni e, nonostante le differenze che ci dividono, ho apprezzato e continuo ad apprezzare il valore della persona e del suo impegno politico“.
“Valore che ho appreso nel sano confronto democratico, di cui le istituzioni senigalliesi possono da sempre fregiarsi. Anche per questo sono convinto che, nel merito, la vicenda non costituisca nulla di più che una leggerezza. Una distrazione che, purtroppo, Gabriele ha pagato troppo pesantemente, ma che in ogni caso non muta i miei sentimenti di amicizia e stima politica”.
Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, sulla condanna a cinque mesi per falso ideologico patteggiata dal consigliere comunale Gabriele Cameruccio, a causa dell’autenticazione di una firma falsa in una recente competizione elettorale.
Certo che se questo è il "bello della politica", figuriamoci quello che dovrebbe essere il "brutto". E questo "bello" di cui costoro si riempiono spesso la bocca, dovrebbe solo per un istante indurli a soffermarsi e pensare che questa loro specie di esaltazione godereccia potrebbe essere legata al proverbio che ricorda come " chi sputa in alto, spesso sono soggetti a bagnarsi della ricaduta dei loro stessi sputi": Oggi a me e domani a te!!
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