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Carabinieri di Senigallia, il bilancio dell’attività dell’estate 2014

Il Capitano Marinaccio ha colto l’occasione per salutare la città prima del trasferimento 'Grazie a tutti'

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Lorenzo Marinaccio

Si è svolta nella mattinata del 17 settembre la consueta conferenza organizzata dal Capitano Lorenzo Marinaccio per fare il bilancio riguardo l’attività del Locale Nucleo Operativo dei Carabinieri in merito alla stagione estiva che si avvia oramai alla fine. L’incontro con gli organi di stampa è stato l’occasione per Marinaccio di congedarsi ai rappresentanti degli organi di informazione locali alla vigilia del suo trasferimento. “A loro il mio sentito ringraziamento per la professionalità e la costante attenzione con la quale hanno seguito le attività dell’Arma ”. Queste le parole con cui è stata aperta la conferenza.

Per quello che concerne l’attività dell’arma nel trimestre Giugno, Luglio e Agosto, la stagione ha fatto registrare alcune anomalie: in rapporto alle estati precedenti, infatti, il periodo in questione non ha rappresentato il momento di maggiore fibrillazione dell’anno. E’ plausibile che l’ordine e la sicurezza pubblica siano stati condizionati dagli eventi di inizio Maggio e dalla eccezionale piovosità dei mesi estivi che ha comportato una riduzione dell’affluenza turistica nel senigalliese.

Ecco alcuni dati statistici che fotografano quello che è stato l’operato condotto nel trimestre estivo dalle forze dell’arma. Sono stati 5171 i servizi esterni fatti dalle pattuglie sia nei centri abitati che nelle aree rurali; 1575 le persone e 900 i veicoli sottoposti a controllo. Nello stesso periodo i Carabinieri hanno tratto in arresto 19 persone e ne hanno denunciate in stato di libertà 121. Ammontano a 580 le denunce di tentato furto e di furto (furti in abitazione, borseggi, furti su autovettura); 3 per ricettazione, 2 per rapina, 2 per estorsione, 28 per frodi telematiche.

Un’attenzione speciale è stata posta dagli uomini dell’arma nei riguardi dei reati al patrimonio: nonostante i numerosi fatti di cronaca, è innegabile che senza il contrasto dei Carabinieri i furti sarebbero esponenzialmente maggiori. Vale la pena porre l’accento su due concetti per poter giudicare con la giusta ottica la situazione di Senigallia ed il suo Hinterland: il primo, nonostante sia evidente che tutta la Valmisa sia oggetto purtroppo di reati al patrimonio, la nostra zona se raffrontata su scala nazionale, rappresenta ancora ‘un’isola (abbastanza) felice’. Il secondo riguarda la collocazione geografica della nostra città che la mette nel mirino di bande organizzate che compiono veri e propri raid: alla base dell’appetibilità della nostra zona, il suo essere attraversata da arterie stradali principali (il tratto autostradale della A14 e la S.S. Adriatica su tutte) che rende più che difficoltoso l’operato delle Forze dell’ordine che si trovano a dover far fronte ad un numero ingentissimo di persone in transito.

Nonostante queste difficoltà, da gennaio a settembre, 234 persone sono state tratte in arresto e 1672 denunciate in stato di libertà. Tra le diverse attività info-investigative condotte quelle di maggiore rilievo che Marinaccio ha voluto menzionare ci sono le indagini denominate “Night”, “Strada Statale 16”, “Chiarizia” e “Chiarizia 2”.

Importanti anche gli sforzi fatti dall’Arma per contrastare i reati in materia di sostanze stupefacenti. Da febbraio ad oggi ha consentito il deferimento in stato di libertà di ben 47 persone, di cui 7 straniere, per lo più già pregiudicate per reati specifici.

L’attività svolta ha permesso di individuare nel senigalliese alcune “aree di spaccio” – almeno quattro – organicamente strutturate . “Vale la pena specificare, – ha aggiunto Marinaccio – che quando si parla di aree, non vanno intese o confuse con quella ben più famose e vaste presenti su scala nazionale, tipo quelle nel Napoletano, per intenderci. E’ altrettanto vero che abbiamo constatato che, nonostante non esista una rete organizzata ben delineata, è altrettanto vero che tra gli spacciatori che operano nelle diverse aree, esistono dei patti più o meno taciti di ‘non concorrenza’.

Il Capitano, finito il report sulle attività dell’Arma, si è congedato salutando e ringraziando tutta la cittadinanza: “Sono stati tre anni importanti e belli che mi hanno permesso di conoscere una zona per me sconosciuta. Me ne vado con un bagaglio di ricordi e di esperienze molto significative: tra quelli più positivi sicuramente il carattere, l’apertura ed il calore che contraddistingue le persone di questi Comuni. Tra quelli più tristi, i fatti tragici di cronaca che purtroppo sono accaduti in questo periodo: penso ai due adolescenti, Barchiesi e Saccinto, che hanno perso la vita sulla strada, o anche alle tragedie legate ai suicidi, il suicidio-omicidio accaduto a Borgo Passera, per citarne uno. Mi risulta impossibile togliere la divisa a fine giornata e non pensare a quanto accaduto, catalogandolo come semplice lavoro, e non nascondo il profondo dispiacere che mi pervade ogni qual volta mi trovo a compiere il mio dovere di fronte a scenari tragici come quelli appena menzionati. Colgo l’occasione comunque per ringraziare tutta la Città, le Istituzioni e quanti altri per questi anni trascorsi insieme”.

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