Scoprire le Marche parlando con la gente: l’avventura di un senigalliese
L'artista Giacomo Giovannetti, 31 anni, in viaggio con Bioculture
Percorrere le strade dell’entroterra marchigiano, conoscere luoghi incontaminati, parlare con gli abitanti di piccoli borghi che conservano intatte le tradizioni: tutto questo e molto altro è Bioculture, un progetto pilota che accompagna e promuove nel Regno Unito un consorzio di vitivinicoltori biologici Terroir Marche e la Regione Marche, attraverso un nuovo percorso turistico.
Una passeggiata alla scoperta del territorio che dal 29 agosto al 18 settembre vede impegnati ben 8 artisti provenienti da tutta Italia e una blogger inglese Rachel Rose Reid, che racconta passo dopo passo l’entusiasmante esperienza per riscoprire i valori del territorio e del camminare con lentezza, come fonte di ispirazione per la creatività.
Tra gli otto artisti presenti, unico senigalliese in selezionato per il progetto internazionale è Giacomo Giovannetti (1983), legatissimo, dopo anni di lavoro all’estero, alla sua terra.
L’artista sta selezionando oggetti, usi e frammenti, ascoltando racconti degli abitanti dei luoghi, raccogliendo intuizioni personali e collettive rapportati nelle opere, con il desiderio di mettere in contatto il materiale raccolto con molteplici rimandi lontanissimi e apparentemente esotici, per narrare le Marche attraverso un approccio personale ed originale.
“Marche, come terra di migranti e migrazioni, portatrice di tradizioni, tanto locali quanto esotiche, in un’epoca di interculturalità e dialogo, questi sono i punti di partenza della mia ricerca visiva che emergeranno dai miei lavori per questo progetto”– afferma Giacomo Giovannetti, concludendo con una dichiarazione d’amore per le Marche – “La nostra terra è come un pianeta ancora da scoprire”.
Le opere dell’artista sono fatte di visioni, simboli e frammenti raccolti attraverso una Polaroid, donata come sponsorizzazione dallo studio fotografico senigalliese Costantini, una testimonianza di come il commercio può sostenere l’arte contemporanea.
I 250 km percorsi camminando dagli artisti, dislocati in 18 tappe, si concluderanno ad Offida giovedì 18 settembre con una cena pubblica e tra qualche mese uscirà un e-book che multimediale, nel quale saranno raccolti non solo i loro lavori, ma anche le strade percorse e tutte le attività commerciali – come ad esempio agriturismi e ristoranti – che, condividendo con Terroir Marche l’attenzione alla qualità dei processi e dei prodotti, l’ascolto del paesaggio e dell’individuo, la passione e il rispetto per il proprio lavoro, renderanno il percorso ripercorribile e ospitale.
Per seguire le tappe degli artisti e il progetto: www.bioculture.it.
da Federica Mariani
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