Pegoli propone una ‘Senigallia Film Commission’
"Per promuovere Cinema e Fotografia targati Senigallia"
Intervenendo all’incontro del corso di fotogiornalismo di venerdì 12 settembre Giorgio Pegoli ha sostenuto che “la Mediateca del Musinf, ha un archivio significativo di video arte ed è riuscita a promuovere la produzione del film su Mario Giacomelli. Un film documentario, che è stato un grande successo. Ha avuto come regista Cicconi Massi e un editore di prestigio come Contrasto”.
“Abbiamo segnato un punto importante e dunque ora il Musinf, utilizzando il talento di Cicconi Massi come regista, deve promuovere anche la produzione di un film documentario su Giuseppe Cavalli e il Gruppo Misa. Il film su Giacomelli edito da Contrasto- non solo è molto bello, ma – ha proseguito Giorgio Pegoli – credo sia stato il film documentario più venduto in Italia e all’estero. Anche il nuovo progetto di film della regista senigalliese Giulia Casagrande sta andando fortissimo. Poi non dobbiamo dimenticare, che con l’appoggio dell’assessorato alla cultura di Senigallia era stato girato a Senigallia anche il film “Bagni 66” di Diego e Luca Governatori, che aveva avuto in Francia buon successo e premi. Allora“ ha concluso Giorgio Pegoli “il Musinf dovrebbe promuovere una Senigallia Film Commission per appoggiare i progetti cinematografici e dare loro forza e appoggio culturale continuo. Con i risultati che i film fatti o pensati a Senigallia hanno avuto e stanno avendo, credo che Senigallia e il Musinf abbiano tutto il prestigio e la forza per rapportarsi costruttivamente con la film Commissione della Regione Marche, che per ora sembra non accorgersi di quello che Senigallia sa esprimere in campo cinematografico”.
Giorgio Pegoli ha anche consegnato al prof. Bugatti, direttore del Musinf un documento in cui scrive: “Basta scorrere le notizie quotidiane per sapere che al momento, a Senigallia, nella fotografia e nel cinema siamo fortissimi e abbiamo tante potenzialità anche a livello internazionale. Ne traggo la conseguenza che dobbiamo ribadire a livello comunicativo gli alti livelli ai quali siamo giunti nel cinema e nella fotografia, anzi dobbiamo rimboccarci le maniche, avere fiducia in noi stessi e fare ancora di più nel valorizzare i nostri giovani talenti e continuare a ricordare i grandi maestri del passato, che da Senigallia hanno fatto sapere al mondo che cosa è la fotografia come arte autonoma. Propongo alla direzione del Musinf, che certo sa rapportarsi con i volontari e non ha paura di rimboccarsi le maniche anche quando i mezzi economici sono pochi o non ci sono per niente, di appoggiare culturalmente fotografia e cinema a Senigallia, assumendo subito alcune iniziative didattiche come aprire in questo autunno il corso 2014 per video maker, visto che il corso 2013 aveva avuto tanto seguito e aperto tante aspettative. Poi propongo anche qualche altra iniziativa relativa alle raccolte museali e all’attività di promozione. Avrete visto che mi sono commosso sentendo il sindaco Maurizio Mangialardi quando inaugurava alla Biblioteca comunale la mostra sulla grande bellezza del made in Italy, raccontata dalle fotografie di Lorenzo Cicconi Massi e quando Cicconi Massi ha raccontato con la modestia, che è nel suo stile, il lavoro che, con la sua fotografia, lo ha portato alla Triennale di Milano, nei libri di Rizzoli, nei musei di tutto il mondo. La presenza in Biblioteca di Mauro Marinelli ha attirato il mio ricordo a Mario Giacomelli, al geniale lavoro fotografico di Mario, testimone, con le sue foto dell’immagine di Fiat, Jlly, Levi’s.
Con i giovani talenti, come Lorenzo, continuiamo ad essere presenti sulla scena della fotografia ed è bello che gli studenti che frequentano la Biblioteca abbiamo negli occhi la cultura visiva che Senigallia produce, potranno prenderne coscienza e fra qualche anno avranno da raccontare di avere visto quelle foto, come noi raccontiamo di aver visto, con meraviglia, quelle di Giacomelli man mano che le produceva. Così Senigallia si fa nel quotidiano esemplare centro di cultura visiva, davvero città della fotografia in ogni momento. Io ho coscienza dell’importanza delle raccolte fotografiche di Senigallia e anche del fatto che si tratta di un lavoro aperto, per esempio mi piacerebbe che alla Biblioteca Comunale, nel tempo i giovani potessero vedere, per esempio, le opere di fotografie stenopeica donate da Luigi Cipparrone, recentemente scomparso, che sono conservate nella formidabile raccolta nazionale di fotografia stenopeica del Musinf, curata da Massimo Marchini. Mi piacerebbe poi che il Musinf attivasse l’archivio delle fotografie degli ambasciatori di Pentax, archivio proposto da Enea Discepoli, ma anche allineare una mostra degli scatti che realizzammo a Scanno con un gruppo di giovani allievi fotoreporter, per spiegare che la fotografia è linguaggio e racconto, che ci accomuna e ci fa scoprire il mondo e noi stessi, ma anche riflettere sulla nostra cultura.
Il Musinf ha appoggiato l’esperienza del progetto europeo Frames e penso che appoggerà anche l’organizzazione a Senigallia della fase finale di questo progetto europeo per cui Polonara è stato recentemente prima in Grecia e poi in Polonia, dove ora è stato chiamato a partecipare all’organizzazione di un nuovo festival di fotografia. Io ho visto il corto di Anna Mencaroni sull’incontro con Maria Mulas e il filmato di Francesca Cenciarini per la mostra Interazioni, ho visto la bozza del catalogo dell’Accademia Sali d’argento, coordinata da Gioacchino Castellani. Si tratta di cose ottime. Ho visto il quaderno degli scatti di Mirko Silvestrini nel Quait. Ho visto gli scatti di Alberto Raffaeli per una giornata al Metropolitan Museum di New York.
Ho visto rifiorire dal fango, per il lavoro di Alfonso Napolitano e Patrizia Lo Conte, lo storico e bellissimo, archivio fotografico senigalliese Cingolani-Giovenali. Andiamo già forte così. Se avremo un circuito espositivo logisticamente adeguato Senigallia sarà un luogo di produzione di eccellenza e una vetrina della fotografia e del cinema. Lavoriamo per una visibilità del nostro lavoro culturale e didattico. Daremo una mano anche alla Città, basta pensare ad Arles per capire cosa ci vuole. Comunque, credetemi, se Favrod ci ha detto bravi andate avanti con la didattica e con i giovani fotografi, se Alejandra Matiz ci chiama, come fotografi, a Città del Messico per la Fondazione che presiede, se Maria Mulas, dopo averci conosciuto, ci ha abbracciato uno per uno, qualche cosa culturalmente vuole dire”.
L'Europa può essere "quel ‘volano’ necessario e quella fonte inesauribile per implementare ed innovare la progettualità culturale Senigallia, creando una partnership significativa con il Programma UE ‘EUROPA CREATIVA’, che diventa un ottimo strumento per approfondire la proposta dell’amico Giorgio Pegoli.
Europa Creativa è un programma quadro dell’Unione europea dedicato al settore culturale e creativo per il 2014-2020, ed è composto da due sottoprogrammi: il Sottoprogramma CULTURA, quello MEDIA e da una sezione transettoriale, che include un fondo di garanzia per il settore culturale e creativo, che partirà nel 2016. Il Programma tematico UE, gestito direttamente da Bruxelles, ha due obiettivi generali e quattro obiettivi specifici. Gli Obiettivi generali possono riassumersi nella promozione e salvaguardia della diversità linguistica e culturale europea, e nel rafforzamento della competitività del settore culturale e creativo per promuovere una crescita economica intelligente, sostenibile e inclusiva.
Gli Obiettivi specifici, invece, possono condensarsi in quattro punti essenziali: supportare la capacità del settore culturale e creativo europeo di operare a livello transnazionale; promuovere la circolazione transnazionale delle opere culturali e creative e degli operatori culturali; rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturali e creativi, in particolare delle SME (le micro, piccole e medie imprese); supportare la cooperazione politica transnazionale al fine di favorire innovazione, policy development, audience building e nuovi modelli di business.
Perchè Europa Creativa e, soprattutto, perché un programma UE può interessare Senigallia? Perché i settori culturali e creativi rappresentano un patrimonio immensamente ricco e diversificato dell’Europa e contribuiscono all’evoluzione della nostra società e delle nostre città. Svolgono un ruolo enorme nell’economia europea e contribuiscono a generare crescita e occupazione. Ed è proprio in questo contesto che Senigallia può avere l’opportunità di fare il salto di qualità e di disegnare un nuovo ed un ulteriore quadro d’intervento, inserendosi in un partenariato ben più ampio ed internazionale (che includa attori istituzionali e sociali, pubblici e privati), che sviluppi progetti suscettibili e coerenti con le finalità di Europa Creativa, in particolare, ma anche di qualche misura contenuta nel programma tematico e diretto “Europe for Citizen”.
Cosa sostiene Europa Creativa e perché può rappresentare un volano importante e strategico per Senigallia e la cultura cinematografica? Il Programma UE sostiene progetti di cooperazione transnazionale tra organizzazioni culturali e creative all’interno e al di fuori dell’UE; sostiene le Reti che aiutano i settori culturali e creativi a operare a livello transnazionale e a rafforzare la loro competitività; sostiene la traduzione e la promozione di opere letterarie attraverso i mercati dell’UE; sostiene le Piattaforme di operatori culturali che promuovono gli artisti emergenti e che stimolano una programmazione essenzialmente europea di opere culturali e artistiche; sostiene lo sviluppo di competenze e la formazione professionale per i professionisti del settore audiovisivo; sostiene lo sviluppo di opere di finzione, di animazione, di documentari creativi e di videogiochi per il cinema, i mercati televisivi e ad altre piattaforme all’interno e al di fuori dell’Europa; sostiene i Festival cinematografici che promuovono film europei; sostiene i Fondi per la co-produzione internazionale di film; sostiene la crescita di un pubblico per promuovere la film literacy e suscitare interesse verso i film europei attraverso un’ampia varietà di eventi."
Ecco perché ritengo, e credo, che l’idea dell’amico Giorgio Pegoli rappresenti un’opportunità intelligente da canalizzare in una di queste strade europee, utilizzando la progettualità, la programmazione e le risorse dell’Unione europea nell’ambito di una proposta, che coinvolga altre realtà italiane e straniere, che possano condividere questo percorso. Europa Creativa sostiene, in sostanza, l’industria della cultura, dell’arte e della comunicazione, ma anche le capitali europee della cultura e il marchio del patrimonio europeo, i Premi europei per la letteratura, l’architettura, la tutela del patrimonio, il cinema e la musica rock e pop. Dal 2016, Europa Creativa includerà anche uno strumento finanziario di garanzia per agevolare l’accesso ai finanziamenti da parte dei settori culturali e creativi.
Europa Creativa e la cultura, Senigallia e l’Unione europea, la cultura del cinema e della fotografia in una rete internazionale ben strutturata, in cui Senigallia può riprendere fiato e trasformarsi in un vero e proprio ‘giardino culturale e creativo d’Europa’, in cui il patrimonio artistico, professionale e storico di un territorio diventa proposta, progetto e risultato nell’ambito di un’industria, quella culturale, a cui l’UE ha dedicato un Programma finanziario e tematico strategico, che unito a qualche tipologia di fondi strutturali, può essere la vera novità progettuale e propositiva di una città. Con “Europa Creativa”, si può immaginare, si può creare, si può condividere."
Massimo Bello
(già membro dell'Ufficio Staff del Vice Presidente al Parlamento europeo,assegnato alla Commissione parlamentare CULT a Bruxelles)
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