In manette spacciatore attivo tra Senigallia e Fano
Nuove indagini della Polizia nel contrasto all'uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti
Da tempo gli agenti del Commissariato di Polizia di Senigallia hanno posto i riflettori sullo spaccio di droghe a Senigallia, un po’ un crocevia tra le province di Ancona e Pesaro Urbino. Grazie alle indagini di alcuni mesi e alla collaborazione con i colleghi fanesi, si è riusciti ad arrestare un altro spacciatore dopo la serie di arresti, denunce e segnalazioni a carico di una decina di cittadini per lo più provenienti da Marocco e Tunisia.
Gli agenti si sono messi sulle tracce del marocchino B.M., 40 anni, in quanto ritenuto far parte di un gruppo di soggetti extracomunitari operante nel mondo dello spaccio degli stupefacenti nella zona della stazione di Senigallia.
Dopo aver intensificato i controlli per il contrasto all’uso di droghe, soprattutto fra le fasce più giovani, gli uomini del Commissariato senigalliese sono riusciti ad accertare che l’uomo spesso si trovava in compagnia di giovani, sia nel centro storico che nella zona della stazione ferroviaria. In un’occasione il marocchino è stato sottoposto ad approfonditi accertamenti e trovato in possesso di una modica quantità di hashish pronta per essere venduta, il che ha dato il via alle previste segnalazioni.
Pochi giorni fa, l’uomo è stato raggiunto da un ordine di esecuzione emesso dalla Corte d’Appello di Bologna per una condanna a scontare la pena in carcere di 3 anni per resistenza e lesioni, nel bolognese, a carico di un poliziotto a cui il marocchino, dopo i calci e i pugni, è riuscito a sfilare la pistola.
A seguito degli accertamenti effettuati assieme alla Polizia di Fano, l’uomo è stato individuato e tratto in arresto nei pressi della stazione ferroviaria di quella città.
A finire nei guai per spaccio, nei mesi scorsi, erano finiti alcuni soggetti extracomunitari, in particolare marocchini e tunisini: di questi 3 giovani presenti a Senigallia sono stati espulsi dal territorio italiano, altri tre erano stati arrestati, oltre a varie denunce all’Autorità giudiziaria.
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