Senigallia: trovata benzina nell’abitacolo di Daniele Francoletti
Le indagini del Ris confermano le prime ipotesi ma non offrono certezze: omicidio o suicidio?
Le indagini compiute dal Ris di Roma sui campioni prelevati nell’auto di Daniele Francoletti – l’imprenditore agricolo senigalliese scomparso nel rogo della sua Fiat Grande Puntoil 20 luglio 2014 nei pressi del fiume Metauro, nel territorio di Sant’Ippolito – hanno rilevato benzina all’interno dell’abitacolo.
Una conferma di quanto sospettato dagli investigatori già nei primi giorni di indagine, che collima con un altro aspetto da subito sottolineato: lo scoppio degli ammortizzatori posteriori della Fiat e non di quelli anteriori, da cui si era dedotto che le fiamme erano divampate dall’abitacolo e non dal motore.
La presenza di un accelerante del fuoco non risolve però il dubbio che da circa due mesi non trova risposta: suicidio – ipotesi sempre respinta dalla famiglia del trentaquattrenne -, omicidio o incidente?.
Le indagini non hanno trovato nel mezzo tracce di inneschi per il fuoco ma i resti della Fiat rimangono a disposizione della Scientifica per eventuali, ulteriori, approfondimenti.
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