Roland Muhr esalta il successo del Festival Organistico “Città di Senigallia”
Due esibizioni consecutive del bavarese alla Chiesa dei Cancelli e alla Chiesa Santa Lucia di Ostra Vetere
Roland Muhr ha onorato il Festival Organistico Internazionale “Città di Senigallia” con due concerti consecutivi il 14 agosto alla Chiesa dei Cancelli a Senigallia, e il 16 nella chiesa di Santa Lucia ad Ostra Vetere.
Sul Bazzani dei Cancelli Roland Muhr ha suonato con grande precisione ed energia, tutta Bavarese, la musica Ottocentesca italiana, che ha molto divertito il folto pubblico. Sul programma c’era scritto: Sonata per l’Offertorio, Elevazione, Sonata per la Consumazione…, ma ascoltando la musica sacra ottocentesca, si aveva la fondata impressione che fosse molto influenzata dal repertorio operistico. che andava per la maggiore in quel periodo in Italia.
All’antico organo, attribuito a don Antonio Fioretti, della chiesa di Santa Lucia di Ostra Vetere, Roland Muhr ha esposto un programma di autori europei. Henry Purcell, Johann Pachelbel, Franz A. Maichelbeck, Joseph Haydn per finire con Franz Xaver Schnizer,Theodor Grünberger e Guillaume Lasceux.
Il programma è stato appositamente pensato per onorare l’organo, attribuito a Don Benedetto Antonio Fioretti, organaro marchigiano della cosiddetta scuola di Montecarotto, che lo costruì nel 1707.
Un motivo di grande fascino del concerto è rappresentato dal fatto che lo stesso strumento suonato in maniera incantevole da Roland Muhr, fu suonato nel’700 dalla beata Crocifissa Satellico. Elisabetta Maria Satellico, nata a Venezia il 9 gennaio 1706, arrivo nel monastero delle Clarisse di Ostra Vetere, come insegnante di organo, vi prese i voti, cambiando il nome in Maria Crocifissa, ne diventò badessa. Fu quindi proclamata beata, nel 1993, da Papa Giovanni Paolo II.
Con queste premesse è naturale che la piccola chiesa di Santa Lucia fosse stracolma e il pubblico entusiasta.
Quello di Ostra Vetere è stato il penultimo appuntamento di questa 13° edizione che si concluderà il 21 agosto alla chiesa Santa Maria della Neve – Portone e ha confermato una partecipazione affezionata e numerosa non scontata per le rassegne di musica organistica. Gli stessi organisti, anche di grandissimo livello, dopo i concerti abitualmente si complimentano con gli organizzatori per li numero, la vivacità e la partecipazione di un pubblico che è ormai il vero vanto del Festival.
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