In questi giorni si è parlato molto riguardo il successo, ma anche riguardo le scelte di pianificazione adottate dall’amministrazione, del Summer Jamboree, anche da parte della lista civica di cui sono membro. Il tutto ha alimentato una diatriba forse nata, a mio avviso senza volerlo, da un’incomprensione.

Un punto fondamentale comune da cui partire è che il Summer Jamboree è un evento di tutti che ha avuto effettivamente un grande successo, quest’anno più degli anni passati, in una stagione in cui, per tante casualità, la città e i commercianti hanno dovuto rimboccarsi le maniche più del solito per poter far quadrare i conti. Questo aspetto, al di là dei comunicati che si leggono, mi sembra chiaro e comune anche per tutte le parti politiche della città.
Il dato vero e incontrovertibile è che l’evento nel suo complesso piace e ha successo, e’ in simbiosi con la città, e’ un patrimonio da preservare e coltivare e per questo, per una logica economica, occorre investire le risorse per migliorarne i benefici, così come sostenuto e come condivido pienamente dalla lista civica di cui faccio parte.
Detto ciò ritengo anche che sia sempre opportuno valutare di volta in volta gli investimenti, senza mai abbassare la guardia o chiudere gli occhi. Un aspetto che hanno fatto notare in particolare i gruppi di minoranza, ponendo l’attenzione su una valutazione accorta delle risorse, ma forse interpretato come un attacco da altre parti.

Ricordo con orgoglio che in Consiglio abbiamo votato all’unanimità il Regolamento ai contributi alle associazioni dove viene sancito che tutto viene rendicontato.
A mio avviso tutti i punti di vista vanno considerati per cercare sempre il meglio assoluto nelle scelte, senza strumentalizzare o cogliere le occasioni per fare ingiustificati attacchi politici per fini demagogici. Lo scopo più alto è il bene comune, non il ristretto interesse individuale e auspico che questo sia sempre la base di partenza di ogni valutazione.