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Referendum e partecipazione: il meetup M5S Senigallia spinge sull’acceleratore

Presentate le proposte per far avere ai cittadini voce in capitolo

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Il Municipio di Senigallia durante la Festa dell'Europa (9 maggio 2013)

La modifica di tutti … le regole si fanno insieme … non deve essere un risultato ma il risultato …“. Cosi ha più volte specificato il presidente della prima commissione Mario Fiore, in merito ai lavori di modifica dello Statuto del Comune di Senigallia in materia di partecipazione popolare.

In questi mesi la I Commissione Consiliare permanente, che ha competenza in materia di affari istituzionali, personale e partecipazione, si è riunita in diverse date per discutere proprio della modifica all’istituto referendario (Art.65 e 66) del nostro comune.
Dall’ultima seduta del 15 luglio pero i lavori si sono bloccati proprio su un punto, cioè il compenso ai membri del comitato dei garanti.

Noi del Meetup del Movimento Cinque Stelle Senigallia abbiamo più volte partecipato ai lavori della I Commissione e osservandoli all’opera abbiamo riscontrato due cose: se da una parte alcuni aspetti normativi sono stati migliorati e semplificati, dall’altra va detto che in merito alla partecipazione popolare molto di più si poteva fare.

Partendo dai nostri principi abbiamo presentato in data 11 agosto due proposte che andrebbero a modificare ed integrare lo Statuto Comunale di Senigallia su due capitoli importanti, l’Istituto Referendario (Art.65-66) e la Partecipazione Popolare (Art.63).

Per ciò che riguarda la prima proposta, l’istituto referendario (vedi allegato), prendendo atto delle modifiche apportate dalla prima commissione, abbiamo indicato la:
a) diminuzione del numero di firme necessarie per indire un referendum comunale, introducendo la cancellazione del quorum su tutti i tipi di referendum comunali (perseguendo il principio del “chi vota decide”); diminuzione del numero di membri necessari per il comitato promotore e introduzione del referendum propositivo vincolante per l’amministrazione comunale ovviamente anche questo senza quorum.

Per ciò che riguarda la seconda proposta, la Partecipazione Popolare (vedi allegato), seguendo il Principio del “Cittadino al centro delle Istituzioni”, abbiamo inserito la:
a) “Proposta di atto deliberativo”, con apposito regolamento secondo la quale i cittadini posso presentare proposte direttamente all’amministrazione comunale e Il Sindaco o il presidente del consiglio Comunale dovranno inserirla poi alla prima seduta utile dell’organo deliberante.
b) di poter dare direttamente voce ai cittadini, consentendo ai primi 3 firmatari delle istanze, petizioni e proposte di atto deliberativo di partecipare in modo attivo (potendo richiedere la parola e replicare) in Consiglio Comunale in merito alla questione presentata, in modo da illustrarla nel dettaglio, come già accade in altri Comuni della Provincia di Ancona.

Le motivazioni che ci hanno portato a sviluppare queste proposte non sono solo dei Principi, ma avendo presentato molti lavori e non essendo rappresentati da consiglieri, nessuno di noi cittadini simpatizzanti del Movimento 5 Stelle ha potuto presentarli direttamente in Consiglio Comunale. Ne sono un esempio, la proposta di introdurre la Tariffa Puntuale sui rifiuti, da mesi arenata in Commissione Ambiente (siamo curiosi ora di sapere quanto pagheranno anche quest’anno i cittadini, perché con la nostra proposta si poteva far risparmiare qualcosa,ma questo è un altro discorso…), oppure la petizione per introdurre il progetto “fiocco bianco”, contro la violenza sulle donne, nelle scuole.

Ad oggi purtroppo, solo un qualsiasi consigliere (per ora solo l’opposizione nei nostri casi), può fare proprio il lavoro degli altri e portarlo in consiglio. Invece noi vogliamo dare voce ai cittadini e devono avere sempre la possibilità di avere voce sull’amministrazione della cosa pubblica, specialmente coloro che non si sentono rappresentati da nessuno.

Noi crediamo che la partecipazione attiva dei cittadini alla politica della città sia una cosa seria, anzi molto seria e che, bisognerebbe renderla realmente concreta altrimenti rischia di essere una parola vuota, usata dai nostri Amministratori solo in maniera auto-celebrativa; ora vogliamo vedere, se davvero questa, potrà essere la modifica di tutti, se davvero le regole si vogliono fare insieme e se davvero si vuole raggiungere “il” risultato per i cittadini di Senigallia.

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