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Senigallia, Rebecchini sull’illuminazione pubblica e semafori

"Chi ha 'sollecitato' la Cpl Concordia a presentare un progetto per la gestione degli impianti di Senigallia?"

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Lampione di illuminazione pubblica

Il consiglio comunale di Senigallia, in data 31 luglio 2014, oltre ad approvare il nefasto bilancio 2014, ha dato via libera ad un Project Financing, proposto dalla cooperativa modenese Cpl Concordia, per “ la gestione, conduzione, manutenzione ordinaria e straordinaria, fornitura di energia elettrica, realizzazione di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e adeguamento alle normative sugli impianti di pubblica illuminazione e impianti semaforici ”.

La Cpl Concordia è un colosso cooperativo nel campo dell’energia, lavora in tutta Italia da nord a sud e già nella nostra città gestisce gli impianti di riscaldamento degli edifici comunali. Dopo il via libera di giunta e consiglio, partirà una gara ad evidenza pubblica con la precisazione che la ditta proponente, la Cpl in questo caso, avrà il diritto di prelazione di cui all’art. 278 del DPR 207/2010.

Il sottoscritto ha espresso in consiglio comunale forte avversione alla delibera, motivando il voto contrario e proponendo un’alternativa che la maggioranza non ha preso per nulla in considerazione.

Chi ha “sollecitato” la Cpl Concordia ad elaborare e presentare un progetto per la gestione dell’illuminazione pubblica di Senigallia? Non sarebbe stato più giusto ed opportuno “sollecitare” allora ditte della nostra provincia? La ditta riconosciuta come proponente ha l’indubbio vantaggio della prelazione e quindi parte favorita.

Oltre al dissenso sopra citato e che conteneva la proposta a favore di ditte locali, ho fatto notare ai consiglieri la non opportunità, secondo il mio parere, di avallare il progetto-proposta della Cpl Concordia.

Da una semplice ricerca su google si evince che la cooperativa in questione ha finanziato il Pd. Un articolo del Resto del Carlino, del 6 maggio 2013, evidenzia, infatti, un finanziamento al Pd di Ferrara di 15.000 euro. Il finanziamento è avvenuto nella legalità e trasparenza perché dichiarato secondo la legge attuale sul finanziamento ai partiti. Ma come dice Don Ciotti “non tutto quello che è permesso è legale e sempre opportuno”.

Tutte le imprese che “aiutano” le macchine dei partiti non dovrebbero, secondo me, essere prese in considerazione da nessuna amministrazione pubblica, al fine di interrompere la catena di finanziamenti dalla dubbia motivazione. Ma è un mio convincimento, spero condiviso da tanti.

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