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Prosegue la ricognizione dei danni successivi all’alluvione del 3 maggio 2014

E’ necessario compilare le schede per la segnalazione dei danni ai beni immobili, mobili e alle attività produttive

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alluvione Senigallia 3 maggio - zona Saline (foto 3)

Prosegue senza sosta il lavoro di ricognizione dei danni successivi all’alluvione dello scorso 3 maggio. Molti i cittadini che hanno già segnalato al Comune, attraverso la compilazione di specifiche schede, i danni che l’alluvione ha causato all’edificio del quale sono proprietari o alla sede dell’attività economica e produttiva di cui sono proprietari o affittuari oppure ai propri beni mobili (autovetture e motoveicoli, elettrodomestici, arredi).

Ricordiamo infatti che a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza proclamata dal Consiglio dei Ministri e successiva alla prima sommaria ricognizione dei danni, con ordinanza del Capo Dipartimento Protezione Civile n. 179 del 10.07.2014, sono state emanate disposizioni per accertare con precisione l’entità dei danni subiti dal patrimonio privato e pubblico in conseguenza degli eventi alluvionali che hanno colpito la nostra regione tra il 2 ed il 4 maggio 2014.

E’ importante – ha ricordato il Sindaco Mangialardi – che i cittadini tornino a segnalare i danni subiti, anche se avevano già compilato la prima rilevazione che era stata fatta subito dopo l’alluvione. La nuova ricognizione dei danni successiva alla dichiarazione dello stato di emergenza è infatti più precisa ed esaustiva ed è indispensabile per potersi vedere riconosciuto un possibile indennizzo per i danni subiti. Proprio per dare a tutti un tempo sufficiente, non appena l’ordinanza del Capo Dipartimento Protezione Civile è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, abbiamo provveduto ad organizzare un servizio dedicato per la ricognizione dei danni: già dallo scorso 29 luglio la struttura comunale è a disposizione per fornire a tutta la cittadinanza il supporto informativo e l’assistenza tecnica necessaria per la corretta compilazione delle domande”.

Le relative schede da compilare e riconsegnare al Comune possono essere scaricate dal sito internet del Comune di Senigallia ( www.comune.senigallia.an.it ) oppure possono essere ritirate direttamente presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico in piazza Manni negli orari di apertura o presso lo Sportello Alluvione attivo presso la sede municipale di via Leopardi (Palazzo Nuova Gioventù) fino al 4 settembre con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì 9.00-13,00 e 15,00-17,30; sabato 9,00-13,00.
(telefono n. 071.6629580 indirizzo mail: dannialluvione@comune.senigallia.an.it )

Le schede compilate dovranno essere restituite dai cittadini al Comune entro la data del 4 settembre, consegnandole direttamente allo Sportello Alluvione della sede municipale di via Leopardi oppure spedendole via Posta Elettronica Certificata all’indirizzo comune.senigallia@emarche.it o via posta ordinaria a: Comune di Senigallia, Piazza Roma, 8.

Si ricorda che la documentazione fotografica allegata alla domanda presentata in forma cartacea deve essere stampata, dal momento che per le domande spedite tramite posta ordinaria o consegnate a mano non è possibile accettare supporti digitali. A questo proposito si invitano i cittadini ad effettuare una selezione delle foto più significative. Se invece per l’invio si usa la Posta Elettronica Certificata è ovviamente necessario inviare una scheda di ricognizione per ciascun messaggio di PEC, dal momento che in questo caso ogni messaggio viene abbinato ad un solo mittente.

Per quanto riguarda le informazioni in merito ai dati catastali, nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle 12.30 un ufficio è a disposizione dei cittadini (Palazzo Nuova Gioventù – Viale Leopardi – stanza 118 – tel. 071.6629275).

Gli interventi da prendere in considerazione devono essere ricompresi in quelli già segnalati alla Protezione Civile nella rilevazione che venne fatta subito dopo l’alluvione, fatti salvi quelli verificatisi successivamente per i quali vi sia il nesso di causalità con l’evento calamitoso. In questa fase la quantificazione dei dati avviene con autocertificazione della stima del danno da parte del cittadino e senza quindi la necessità di perizie.

Si ricorda che ai sensi della citata ordinanza la ricognizione dei danni ha carattere di semplice accertamento e non costituisce automatico riconoscimento dei finanziamenti necessari per il loro risarcimento.

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