Ormai già da diversi giorni ho ufficializzato la mia decisione di uscire dalla Commissione d’inchiesta istituita per indagare sulle cause dell’alluvione che ha colpito la città il 3 maggio scorso.

Ho comunicato la mia decisione con una lettera indirizzata al Presidente Mancini. Avevo ritenuto di uscire in silenzio per la delicatezza e la serietà della Commissione e per il senso delle istituzioni. Ma ora a bocce ferme credo sia giusto che il sottoscritto renda pubblico il suo gesto.La mia decisione, sofferta ma necessaria è stata presa per motivi strettamente personali, ma ho sempre fatto osservare che, si veda anche il recente disastro in provincia di Treviso, ormai il clima è cambiato, e le caratteristiche territoriali e le prevenzioni che esistevano in precedenza, che magari andavano anche bene, oggi non sono più sufficienti in quanto questi eventi da straordinari sono diventati purtroppo ordinari.

E’ necessario intervenire adeguatamente sul territorio e deve essere fatta una riforma opportuna e strutturale per garantire la messa in sicurezza della zona, onde evitare nuove pericolose conseguenze per eventi di questo tipo. Continuo a sostenere con forza la Commissione, che deve andare avanti in silenzio nel suo lavoro e operare con le giuste valutazioni certo che il Presidente Mancini persona seria, perbene e con un alto senso delle istituzioni insieme ai commissari che la compongono sapranno lavorare al meglio nell’ interesse solo e soltanto dei cittadini di Senigallia e nella concreta speranza che il voto unanime di tutto il Consiglio all’atto di nascita della Commissione si traduca in supporto concreto al Presidente Mancini in questo difficile e gravoso ma stimolante compito.

Il mio supporto al Presidente da cui mi sento pienamente rappresentato, anche se non direttamente ci sarà sicuramente nell’interesse della città.