Sabato 26 luglio 2014 è stata intitolata a Bartolo Ciccardini la sezione di Senigallia dell’ANPCI, per la cui organizzazione lo stesso compianto segretario si era personalmente adoperato.

Come era stato attentamente pianificato, tutto è avvenuto con una cerimonia composita: alle ore 10.15, dopo una prima accoglienza a Palazzo Mastai, vi è stato un omaggio floreale al vescovo Umberto Ravetta che tanti meriti acquisì durante il periodo della lotta partugiana ed al cardinale Fabrizio Sceberras Testaferrata, due pastori che hanno lasciato un grande ricordo a Senigallia. Se infatti il vescovo Ravetta ebbe il delicatissimo compito di reggere la Diocesi durante il periodo bellico,  il cardinale Sceberras Testaferrata viene ricordato per aver operato prevalentemente per l’assistenza ai più poveri e per la costruzione di edifici di pubblica utilità, la sua visione della Città, dal punto di vista urbanistico, è tutt’ora fondamentale.

L’omaggio floreale è avvenuto al Duomo alla presenza del Parroco Don Giancarlo Cicetti, cui hanno fatto seguito le preghiere del nostri cappellano Don Maurizio Gaggini sia sulla tomba del Vescovo Ravetta che su quella del Card. Testaferrata  in quanto nella nostra fede ha sede il cuore dell’Associazione dei Partigiani Cristiani. Alle ore 11.00  aperto l’incontro dal segretario territoriale Tarcisio Torreggiani cui è seguito l’intervento dell’assessore alla cultura Stefano Schiavoni in rappresentanza del Comune che ha avuto parole di elogio sia per la figura di Enrico Mattei che per il giornalista Maurizio Verdenelli per l’importante lavoro svoltu a ricordo di un insigne marchigiano, quindi Torreggiani ha dato la parola all’amico Franco Porcelli che a letto l’intervento dell’ex sindaco e parlamentare Giuseppe Orciari – testimone diretto della liberazione di Senigallia da parte del Gen. Anders.

E’ seguita la presentazione del libro “La leggenda del Santo Petroliere” del giornalista Maurizio Verdenelli, interamente dedicato al rapporto di Enrico Mattei con Matelica e con le Marche più in generale, sua terra d’origine pur essendo nato ad Acqualagna il 29/04/1906. Oltre all’autore l’autore, che non ha mancato di illustrare il suo lavoro con la passione e con dovizia dei preziosi riscontri storici, indispensabili alla sua ricerca, si sono notate in una sala eccezionalmente affollata significative presenze quali quella dell’ANPI, degli “amici de l’Unità”, dell’on. Adriano Ciaffi, del Prof. Gastone Mosci, di attuali ed ex consiglieri comunali, dell’ex Preside Mauro Belardinelli, del prof. Ciceroni, del prof. Sergio Fraboni e tanti altri.

Numerosi interventi hanno preceduto e seguito la presentazione di Verdenelli tra i quali vanno notati quelli della sig.ra Bulak Jelzy Kerber per la delegazione polacca, della pronipote di Enrico Mattei, di Ivano Tacconi, di Gastone Mosci e, a conclusione dell’onorevole Adriano Ciaffi, davanti ad un uditorio folto e attento, il tutto a testimoniato l’interesse della comunità locale per l’uomo che ha fondato a livello nazionale la nostra Associazione.

La lezione di Mattei sul concetto di bene comune è ancora attualissima, in un momento storico in cui la solidarietà e la carità perseguita da Mattei e dagli uomini del suo tempo vengono spesso dimenticate. Alla presentazione del libro – presso la sala del Circolo cittadino “la Fenice “ è seguito un gradito momento conviviale presso un ristorante alla Cesanella a cui era presente, oltre all’on. Adriano Ciaffi anche il Presidente del Consiglio Regionale Vittoriano Solazzi, entrambi hanno aderito all’ANPC.

La sezione territoriale dell’ANPC di Senigallia, il cui territorio si estende nella valle dell’Esino, nelle valli Misa e Nevola e nella valle del Cesano è fiera dell’iniziativa e di aver dato ricordato questi grandi marchigiani a cominciare da Enrico Mattei.