“Speziale libero”, stadio di Senigallia imbrattato da un gesto ottuso
Le storiche mura del Bianchelli sporcate per sostenere l'ultrà condannato per omicidio - FOTO
“Speziale libero”: da qualche giorno lo stadio di Senigallia presenta questa scritta in rosso, ben visibile, realizzata da ignoti.
Antonino Speziale è l’ultrà del Catania che sta scontando otto anni di carcere per l’omicidio preterintenzionale del poliziotto Filippo Raciti, avvenuto nel 2007 prima del derby tra Catania e Palermo.
Quella di inneggiare a Speziale sembra ormai diventata una moda negli ultimi mesi: anche Genny ‘a Carogna – il tifoso del Napoli che tra mille polemiche mediò con le forze dell’ordine prima della finale di Coppa Italia del maggio 2014 tra Napoli e Fiorentina, turbata da gravi incidenti nel prepartita – sfoggiava una maglia dal messaggio analogo, mostrata praticamente in mondovisione.
Fu proprio prima di quel Napoli-Fiorentina che rimase gravemente ferito il tifoso partenopeo Ciro Esposito, poi scomparso dopo 50 giorni di agonia in ospedale: da qualche settimana anche in memoria di Esposito sulle mura dello stadio Bianchelli di Senigallia è comparso un lenzuolo.
Speziale – e coloro che lo sostengono – chiedono la revisione del processo: ma di certo di questa scritta, che tra l’altro imbratta in maniera evidente (si spera per poco) le vecchie mura dello stadio senigalliese, a due passi dal centro storico, non si sentiva il bisogno.
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