“Tutto quello che avreste voluto sapere sull’alluvione e il Comune non vi ha detto”
Senigallia 5 Stelle dice la sua riguardo i drammatici fatti del 3 maggio
Dal 3 maggio al 16 luglio: sono passati 75 giorni da quando l’acqua e il fango, sfregiando le nostre case, si sono presi i nostri mobili, gli elettrodomestici, le macchine, il vestiario, la biancheria, gli oggetti cari e, con loro, le storie della nostra vita.
I cittadini si sono dati da fare per riportare una sorta di normalità fra le strade, fra le loro case e le loro vite. Tutto questo lo hanno fatto senza nessun aiuto, solo con le proprie forze e con quelle delle associazioni e dei volontari. Con le case ancora inagibili, tenute a finestre spalancate per far asciugare i muri e gli impianti elettrici, con le scarpe che ancora ridanno fuori il fango, i cittadini si sono organizzati in comitati, tanti comitati: comitato via Po, comitato Alluvionati Misa, comitato Alluvione Senigallia Maggio 2014, comitato Alluvionati Senigallia, comitato genitori riMEDIare, comitato “amollomanonmollo” e chissà quanti altri di cui ancora non siamo a conoscenza.
Colpisce l’efficacia e la tempestività di questi comitati che si sono già organizzati e hanno già individuato le esigenze primarie e le cose da fare, subito e bene. Ogni comitato ha già avviato gruppi di studio per capire e analizzare come è fatto per davvero il nostro fiume, quali esigenze di portata idrica ha realmente e per individuare le cause e le responsabilità che hanno determinato il disastro.
Per lavorare ancora meglio, molti comitati hanno preferito coordinarsi in una unica voce che speriamo coinvolga anche quelli che ancora non sono entrati nel coordinamento. E’ stato aperto anche un sito www.alluvionesenigallia.org dove si potranno trovare informazioni utili sul lavoro di questi comitati e a cui possono fare riferimento i cittadini che volessero chiedere aiuto e iscriversi. Le azioni e i progetti che ciascun comitato ha decretato sono già chiaramente delineate.
Gli appartenenti al coordinamento dei comitati ci tengono in particolar modo a rendere chiaro a quanti intendono iscriversi che tutti i comitati che aderiscono al coordinamento sono noprofit e anche i legali e i tecnici che li seguono non percepiscono compensi. Ciò vuol dire che con l’adesione nulla è richiesto e nulla sarà richiesto fino all’accertamento dei responsabili da parte della Procura. Possono aderire ai vari comitati anche i cittadini che non sono stati direttamente alluvionati perchè il fiume Misa è il più pericoloso d’Italia tant’è che Senigallia è la città che ha subito il maggior numero di alluvioni nella storia; questa volta è toccato alla parte sud della città, ma domani potrebbe colpire il centro o il versante nord.
Per questo motivo è importante aderire in tanti e imporre agli Amministratori (attuali e futuri) il rispetto della Convenzione di Århus
(//europa.eu/legislation_summaries/environment/general_provisions/l28056_it.htm ), recepita e in vigore dal 30 ottobre 2001 dallo Stato Italiano e quindi legge di grado superiore al nostro Statuto Comunale e ad ogni norma di emanazione Regionale e Provinciale. Questi sono i cittadini di Senigallia, ma il Comune dov’è?
Il Sindaco proprio in queste ore declama con molta enfasi di stare dalla parte dei cittadini. Perchè: ne esistono altre? Oltre a rallegrarsi e suonare le trombe perchè il governo ha dichiarato il Decreto di emergenza, il nostro Sindaco e la sua giunta avranno la volontà e la forza di schierarsi davvero con i cittadini per costituirsi parte civile, come chiede il Coordinamento dei Comitati?
Avrà la decenza di aprire ai cittadini la commissione, per l’accertamento delle cause e responsabilità dell’alluvione, attualmente non solo chiusa ma addirittura secretata ?
Avrà la statura di altri sindaci, anche del suo stesso partito, che in occasioni consimili, hanno ammesso le responsabilità della parte pubblica e dichiarato che pagheranno i danni subìti dai cittadini?
I cittadini di Senigallia, così come caparbiamente hanno spalato e ripulito dal fango la città, altrettanto caparbiamente vogliono che vengano individuati i responsabili dei danni provocati dall’alluvione e dal modo di gestire l’emergenza echiedono un risarcimento assicurativo per riavere quanto hanno perso.
//www.meetup.com/Senigallia5Stelle/
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MA PER FAVOREEEEEEEEE!
E voi che avete detto? Lasciate lavorare i Comitati....... Che è meglio.
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