Domenica di summer school sul restauro fotografico al Musinf di Senigallia
A lezione con Massimo Marchini per lo studio e la pratica della tecnica Van Dyke
Domenica mattina, 13 luglio, al Musinf incontro della summer school di tecniche del restauro fotografico, a cui sono stati ammessi a partecipare Veronica Antonelli, Raffaella Aracri, Stefania Carvelli, Francesca Cenciarini, Lorenzo Berluti, Elisa Crostella, Anna Mancini, Laura Nolfi, Roberta Petrini, Letizia Palazzesi, Francesca Romagnoli, Doreida Selmanaj, Simona Sinicato, Susan Vici.
In apertura dell’incontro saranno i fotografi Alfonso Napolitano, Patrizia Lo Conte, Giorgio Pegoli, coordinatori del corso di restauro e curatori di archivi fotografici d’interesse territoriale e storico, a presentare il programma ed il calendario del corso.
Subito dopo si svolgerà uno degli attesi laboratori di antiche tecniche di stampa tenuti dal fotografo Massimo Marchini, esperto del settore. Nell’ambito della didattica per il riconoscimento delle tecniche di stampa ai fini del restauro il laboratorio di Marchini, previsto per domenica, riguarderà particolarmente una esercitazione sulla stampa, denominata “Van Dyke”. Si tratta di una tecnica caratterizzata, oltre che dall’attrattiva ecologica, anche da poetiche tonalità bruno marrone, che assai bene ancora si prestano alle esigenze degli appassionati di fotografia artistica.
Questa tecnica fu introdotta nel 1842. Si deve originariamente agli studi e alle esperienze di John Frederick Herschel. Nato a Slough, nel 1792 e morto a Collingwood, nel maggio del 1871. Aveva seguito le orme del padre William, divenendo celebre come astronomo, matematico e chimico. Numerosi i suoi contributi in campo fotografico, Herschel applicò, tra l’altro, le proprietà dell’iposolfito di sodio nel processo di fissaggio dell’immagine.
A lui si deve anche l’introduzione degli stessi termini di fotografia, negativo, positivo. Nel 1848 Venne nominato baronetto e presidente della Royal Astronomical Society inglese. La tipologia di stampa conosciuta come Van Dyke, può avere a supporto diversi materiali, tra cui cartoncini cotone e stoffe come la seta. Le immagini possono essere agevolmente tirate da chi conosca le emulsioni necessarie.
Poco noto è il fatto che la tecnica consente costi delle stampe davvero bassissimi. Il programma dei laboratori condotti da Marchini al Musinf, nell’ambito della Summer School di tecniche del restauro , propone ai partecipanti lo studio e la pratica di questa tecnica Van Dyke per la preparazione e la stesura a mano dell’emulsione, nonché l’esposizione e lo sviluppo.
Con possibilità di imparare a tirare raffinate immagini artistiche dai toni inconfondibili. “Certo si tratta un’esperienza didattica emozionante ed originale in un mondo ormai prevalentemente digitale” dice il prof. Bugatti direttore del Musinf.
“In tanti si iscrivono ai corsi di fotografia e restauro del museo di Senigallia, che hanno anche la caratteristica di essere gratuiti ed assistiti da fotografi di grande prestigio e notorietà, come nel caso Massimo Marchini. Delle tecniche di stampa del passato“ conclude il prof. Bugatti “questo fotografo senigalliese conosce davvero tutti i segreti. Le sue conoscenze sono ormai tante e tanto preziose che con lui ci hanno chiesto di preparare un libro sulle esperienze didattiche programmate per la summer school 2014”.
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