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Vivi Senigallia sullo Stato di Emergenza

"Un particolare ringraziamento ai parlamentari marchigiani, in primis alla senigalliese Silvana Amati"

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Senigallia alluvionata: la situazione a Borgo Bicchia il 3 maggio 2014

Sono trascorsi quasi due mesi da quel maledetto 3 maggio. Non è necessario ricordare ancora quei tragici accadimenti perché ci rimarranno impressi per sempre nelle nostre vite. Lunedì scorso, però, c’è stato il primo vero passaggio formale e istituzionale dal quale ripartire: durante il Consiglio dei Ministri del 30 giugno, il Governo italiano guidato dal Premier Matteo Renzi ha concesso lo stato di emergenza alla Regione Marche e, conseguentemente, alla città di Senigallia.

Sin dal 4 maggio, con la visita del primo ministro, c’è stato un segnale di cambiamento rispetto al passato: le visite di diversi ministri, poi, non hanno fatto altro che tenere i riflettori puntati su una situazione che, ahimè, era già stata dimenticata dai Media nazionali. Su questo è necessario ringraziare l’Amministrazione e il Sindaco, in particolare, perché sin dai primi giorni di emergenza ha costantemente pressato il premier Renzi e il sottosegretario Del Rio per ottenere quanto prima lo stato di emergenza.

Un particolare ringraziamento poi va ai parlamentari marchigiani, in primis alla senigalliese Silvana Amati, per l’impegno e la dedizione nell’ottenere un primo riconoscimento da parte del Governo. Va detto che, tra le zone cui è stato concesso lo stato di emergenza, le Marche e Senigallia sono quelle più “recenti” come accadimenti. E questo è un altro segnale della caparbietà e dell’impegno del sindaco Mangialardi per ottenere nel più breve tempo possibile un riconoscimento formale di quanto accaduto il maggio scorso.

Ora è necessario tenere alta la guardia per far sì che possano essere discussi e approvati tutti quegli atti, ognuno per propria competenza istituzionale, che hanno come fine quello di far tornare tutti i senigalliesi colpiti alla completa normalità. Ci vorrà tempo e pazienza, non bisogna disperdere però questo risultato ottenuto in meno di due mesi. Consideriamo importante e valutiamo positivamente anche il bando per la concessione di € 1 milione di contributi, per la quale le graduatorie saranno stilate a breve: ringraziamo la Caritas e la Fondazione Cariverona per l’aiuto prezioso, fatto di parole ma soprattutto di sostanza.

Ultimo, ma non per importanza, il ringraziamento alla Regione Marche per il sostegno di queste dure settimane e, soprattutto, per l’ultimo atto disposto: l’estensione del Fondo di Garanzia fino al 2016. Il Fondo consentirà di facilitare l’accesso al credito attraverso la concessione delle garanzie sui finanziamenti “assicurate” appunto da questa dotazione, precisamente 1 milione e 980 mila euro. La misura prevede il rilascio di garanzia fideiussoria fino al 70% dei finanziamenti richiesti che possono andare da un minimo di 10 mila euro a un massimo di 500 mila, da due a dieci anni, erogati da banche convenzionate con il gestore.

 

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