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I dati Istat e i Figli della Patria

Lettera aperta sulle politiche demografiche. O meglio, sulla 'prevenzione sociale'

Famiglia, genitori, bambini,educazione

Una lettera aperta che non avrà mai risposta anche perché, seppur senza un preciso indirizzo, è come se fosse spedita a tutti i nostri governanti. E proprio per questo motivo che tutti, nessuno escluso, si sentiranno in obbligo di non rispondere, perché penseranno, sapendo di sbagliare, che sicuramente (non) lo farà il collega.

Intanto cari signori, gradirei sapere, se gli studi ed i relativi risultati che emergono dai dati ISTAT sono da voi ritenuti veritieri e come tali degni di provvedimenti. In alcuni casi anche immediati. Come esigerebbero oramai quelli che sistematicamente ogni anno l’ISTAT comunica e ad esempio ha pubblicato il 26 giugno come se fossero la nuova scoperta dell’acqua calda, relativamente al numero delle nascite. Un nuovo calo demografico minaccia la nostra nazione già sempre più anziana, improduttiva ed inesorabilmente portata all’estinzione.

Io, settantaduenne, ho già dato e unitamente alla mia consorte, abbiamo da un pezzo ritirato i remi in barca. Quindi egoisticamente potrei dire, ma che mi frega! Ma ritengo, un simile pensiero, menefreghistico e come tale incivile, irriguardoso e poco amorevole nei confronti dei figli, dei nipoti e di coloro che verranno. Ed allora, altra domanda che mi pongo, ma voi signori politici (la s e la p minuscole son volute!) non avete figli? Perché le stesse sensazione che provo io dovreste provarle anche voi.
Prima per la maggior cultura che dovreste avere rispetto a chi scrive, unitamente ad un maggior quoziente intellettivo (voglio sperare!), sicuramente un maggior senso civico, ed invece il nulla che viene da voi fatto, sembra giustifichino sia la S che la P minuscola. Perché il grido di allarme non è di oggi!

Siete riusciti nel tempo a tagliare, oltre a tante altre cose, anche le ali alle cicogne. E magari ci volete far credere che la colpa sia dovuta alla tecnica, PC, telefonini e soprattutto il maggior numero di televisori che ogni famiglia ha in casa. Voi, magari, sareste anche capaci di volerci far credere che un ipotetico aumento del Canone RAI, potrebbe essere stato studiato proprio per far fronte a questo problema e concepito (la parole è ad hoc) proprio per incentivare le coppie a sintonizzarsi su altri tipi di passatempo. Un incremento di nascite si è avuto nel 1946/47, dopo la guerra… ed allora perché non farne un’altra. Voi sareste capaci di pensarlo!
Ma sappiate che l’amore si è sempre fatto, si fa e si continuerà a farlo. Solo che oggi i nostri giovani sono molto più consapevoli e responsabili di quello che fanno.
Comunque e sicuramente più di voi politici.
E lo stanno diventando anche gli stranieri, perché, stando al calo del numero delle nascite, denotano che hanno tirato anche loro un po’ il remo in barca.

Non si fanno più figli, perché non si ha lavoro e perché non ci si sposa non potendo far conto su di uno stipendio sicuro su cui fare affidamento (Non ho parlato di stipendio sostanzioso, ma di sicuro, anche poco quindi, ma sicuro!)… ma che ve lo dico a fare, voi già lo sapete. E’ che ve ne può fregar di meno. Non vi carico di un grado di stupidità superiore al mio, perché so che non lo siete, mi accontento solo di mordermi la lingua e scrivere politici con la p minuscola. Ma in questo gesto, credetemi, c’è disgusto, rabbia e una serie muta di epiteti che mi procurerebbero, se solo ne scrivessi uno, una serie di querele. Anche se il risultato sarebbe micragnoso per il querelante, non possedendo che solo una misera pensione. Non avendo nulla da togliermi, sono quindi un uomo libero, ma sempre educato. O almeno ci provo! Al più, vista l’età, neppure la galera: arresti domiciliari o assistente in una Casa di Riposo.
I giovani che ancora mettono al mondo i loro eredi secondo voi come dovrebbero essere considerati: degli irresponsabili o dei coraggiosi che affrontano sacrifici, perché credono in quella piccola cellula che è poi la componente del tessuto della grande famiglia della Nazione.
Dal vostro comportamento, dalle iniziative che non prendete, denotate che li considerate come tanti irresponsabili.

Quello che poi più mi manda in bestia, è che oggi nelle vostre file, come è da tanto che auspicavate e finalmente si è giunti, ci sono tantissime donne, alcune anche madri, e che dovrebbero avere una maggiore predisposizione per il sentimento della maternità e che quindi dovrebbero tracciare un solco sulle facilitazioni alla famiglia. Ma evidentemente la politica è riuscita ad indurire, a rendere refrattario questo sentimento anche nel “gentil sesso”.
Oggi ci preme di sapere se Senato si o Senato no, le riforme, le Province, i Prefetti… ed intanto i giovani, quelli che da giovani nell’attesa nel frattempo sono divenati vecchi, i “vecchi” che sono nel frattempo hanno perso le virgolette, attendono pazientemente che quel lumino che aveva preso il vento e si era spento, e che poi era stato riacceso, ma successivamente con l’umidità si era di nuovo spento, ma testardamente era stato riacceso illuminando una ripresina, piccola, piccola, con lo zero avanti e che prima che si farà sentire, anche attraverso nuove assunzioni se ne parlerà tra dieci anni, dicevo dovranno attendere pazientemente. E magari sentirsi dare da qualche fessacchiotto con la on. nel biglietto da visita, anche dei bamboccioni, mammoni, sfigati. Pazienti, questo lo sono di certo, ma non sto a spiegarvene il motivo. E buon per voi che siano pazienti. Ancora!

Da uomo della sinistra – no! non ho detto PD, neppure SEL o Rifondazione, ho detto di sinistra e che sta ad indicare anche non Comunista – provo necessità di tutti quei problemi generali sentiti dai lavoratori, oggi decantati solo a parole, che mi rende obbligato e costretto ad appellarmi ad un vecchio suggerimento dei tempi del “buonanima”: Figli alla Patria. Logicamente cambia lo scopo. Non più un milione di baionette, (la famosa carne da cannone!) ma semplicemente lo scopo di non far sparire inesorabilmente il ruolo della famiglia e con esso, quello della Nazione.

La propaganda di oggi, molto simile a quella INCOM di allora, abbina al decremento delle nascite, quello dell’indice di sopravvivenza che ha toccato punte sempre più alte. Tutto un fischio che si toccano i cento anni. Bisogna vedere come li si toccano. Infatti non si vivono i cento anni, si sopravvivono. Non si hanno più i famigliari più giovani che una volta ti curavano e ti facevano vivere in famiglia, ma solo badanti che ti “permettono di sopravvivere”. Meglio forse sarebbe fare un passo indietro!

Ed allora, cari ministri, è indispensabile, assolutamente urgente, per non dire immediato (Matteo, quando dico immediato non parlo dei stessi tempi usati per decretare lo stato di calamità di certe zone sfigate con alluvioni e terremoti! E lo dico perché sono di Senigallia. Da noi in Italia 60 gg. per una firma, in Giappone 7 gg. per fare un’autostrada dopo il terremoto!), che questi “capitani coraggiosi”, di quelli che qualcuno di voi potrebbe, sempre che non si rimangi la parola, chiamare (Capi di Famiglia Ottimisti!) abbiano dei supporti economici. Non servono DL, leggine, commi, non servono neppure carte di credito. Serve solo che dal momento che una famiglia, il cui Capo famiglia sia senza lavoro, o in procinto di perderlo – stipendi arretrati o commisurati a rate, o in ritardo dei pagamenti INPS – partite IVA al campi e non muori, alla prima visita ginecologica della futura puerpera, che affermi la gravidanza, abbiano, con la stessa immediatezza del Codice Fiscale che viene conferito alla nascita, venga anticipato un numero temporaneo che lo sostituisca e da quel bel giorno tutte le spese, immediatamente, vengano caricate allo Stato: Ecografie, visite, analisi, corredini, alimenti, cura della persona, ecc…(oggi c’è anche un Centro Acquisti, quindi!) ed alle mamme prive di lavoro, almeno per i primi due anni anche un sostegno economico.
Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di un trattamento da privilegiati. Si, costoro avrebbero perfettamente ragione, si tratterebbe proprio di un trattamento che privilegia chi ha coraggio, chi ha ottimismo (volete l’ottimismo, ed allora pagatelo!), chi ha il senso della famiglia, chi ha interesse a tenersi i suoi cari vicini, ritornando se non ad una famiglia patriarcale, ma ad un nucleo composto da madre padre e figli.

L’Italia è un barcone in balia delle onde e che sta facendo acqua da tutte le parti. Se ci sono politici volontari della PC, che non è la protezione civile, quella destinata a recuperare i morti, ma la PREVENZIONE CIVILE, quella destinata a prevenire, beh c’è del lavoro per voi, cominciate a distribuire questa tipologia di salvafamiglia, che del resto i paesi realmente civili, non come il nostro, da tempo già attuano! Si è vero, condivido, loro sono diversi da noi. O meglio da voi…loro sono onesti e poi ad esempio non hanno né Mose, né EXPO, né … Mi fermo!
Del resto non credo neppure che i costi siano altissimi, dal momento che si parla di circa 500 mila nascituri.

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