Senigallia 5 Stelle: “Trova le differenze, quale delle due è una colonia estiva?”
Lo stabilimento balneare gestito dalla UISP e le sue agevolazioni finiscono nel mirino dei pentastellati
Una di queste due fotografie mostra uno stabilimento che occupa un’area espressamente destinata “alle colonie marine e ai centri estivi”. Si tratta di una di quelle aree che il Piano degli Arenili, art. 9, destina a “colonie o centri estivi gestiti da enti pubblici o morali, nelle quali non può essere svolta l’attività balneare per i privati”.
Proprio in ragione della finalità sociale, il gestore (in questo caso la UISP, Unione Italiana Sport Per tutti) può fruire di un numero molto consistente di facilitazioni: rispetto al canone ricognitivo demaniale; rispetto agli oneri fiscali; rispetto alle regole di sicurezza balneare; altre. Dalle informazioni raccolte ci appare un quadro del genere: paga solo il 10% del canone ricognitorio demaniale onere quasi simbolico rispetto al canone pagato dai bagni privati.
Non partecipa ai costi dei bagnini di salvataggio che gravano principalmente sugli imprenditori balneari; in quanto noprofit può rilasciare ricevuta fiscale ma lo fa? Si tratterebbe ovviamente di facilitazioni opportune e utili per i destinatari (bambini, anziani o praticanti dello sport) ai quale l’associazione si è votata.
Tanto opportune e utili che la UISP, nella sua generosità, ha deciso di estenderle a tutti, anche ai non bambini, anche ai non anziani, anche ai non sportivi, logicamente a pagamento come se fosse un normale stabilimento balneare privato.
L’unica differenza sono nelle tariffe assolutamente concorrenziali che possono permettersi di praticare, solamente perché avvantaggiate dai motivi descritti. In un loro sito che oggi è stato oscurato si pubblicizzano in questo modo: “Nel 2003 abbiamo aperto il ”omissis” Stabilimento Balneare Elioterapico a Senigallia, davanti all’ex Enel, dove, oltre a svolgere colonie di anziani/bambini, si può venire con la propria famiglia per passare piacevoli giornate al mare“.
Se teniamo conto delle caratteristiche descritte ci sarà facile dunque riconoscere quale dei due stabilimenti fotografati sia quello gestito dalla UISP: oltre alle frotte di bambini e di anziani che si trovano sotto il tendone, possiamo individuare giovanotti che fanno esercizi defatiganti sul lettino, vigorosi quarantenni praticanti il volano sotto l’ombrellone e distinte signore che giocano a strega in alto sulla battigia; e potremo anche individuare facilmente quale dei due sia lo stabilimento i cui gestori possono permettersi (dato lo sgravio degli oneri) di fare prezzi al cliente (privato, ma prontamente associato se non ha già la tessera) che arrivano a quasi la metà rispetto a quelli che può praticare chi è bagnino per professione e non per compulsione etica o afflato sociale.
Non avete ancora trovato nessuna differenza sostanziale? No? Non vorranno allora le autorità comunali e le associazioni di categoria aiutarci a completare questo gioco delle differenze che rischia di diventare il tormentone dell’estate balneare 2014?
Senigallia 5 Stelle. Cittadini punto e basta.
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