SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Il Vizietto, imperdibile commedia gay alle soglie degli ’80s

La terza puntata di "Screenshot" ci parla di omosessualità e gelosie senza morbosità o scandali

Optovolante - Ottica a Senigallia
Una scena del film Il Vizietto

Se vi definite individui dalle ampie vedute, con idee molto aperte e libere o se siete proprio l’opposto rispetto a questo genere di persone, mettetevi comodi nel vostro divano e andate a riprendervi un gradevole e brioso capolavoro del passato, Il Vizietto di Edouard Molinaro.

Questo film – protagonista di questa terza puntata della rubrica di cinema ‘Screenshot’ – vi imprigionerà in un mondo color pastello fatto di paillettes e lustrini fin dal principio, fatto di piume e gonnelle, di parrucche e rossetti. Un mondo brillante e luminoso gravido di vita e libertà. Un mondo dalle rosee tinte e dai cuscini a cuore, tappezzato di statue di uomini nudi e servizi da tavola raffiguranti orge e falli.

Che cosa ne dite? Siete curiosi di scoprire chi siano i protagonisti che popolano questo universo così bislacco? Chi potrebbero essere i padroni di casa se non uno strabiliante duo gay costituito da Ugo Tognazzi e Michel Serrault?

I due attori, che vestono i panni di una formidabile e un po’ attempata coppia di omosessuali conviventi da vent’anni come marito e moglie, si ritrovano a dover affrontare l’inaspettato matrimonio del figlio, nato da una passata relazione eterosessuale tra Renato (Tognazzi) e una donna che non ne volle quasi sapere del bambino e che lo lasciò crescere dai due uomini. Albin (Serrault), che tra i due è il “coniuge” che maggiormente ospita in sé la sensibilità femminile ha sempre fatto da madre al piccolo Laurent, continuando comunque ad alimentare dentro di se un’assillante e isterica gelosia nei confronti del partner vittima di un “Vizietto” pericoloso, ovvero l’essere attratto talvolta anche dalle donne delle quali cade vittima ingenuamente.
L’atmosfera nel film è sempre mantenuta brillante e vivace anche dal simpaticissimo maggiordomo di colore della coppia, la cui estrosa omosessualità è però continuamente repressa da Roberto, che non gradisce vederlo gironzolare con parrucche e lustrini rubati a qualche trans-diva che si esibisce nel seminterrato, adibito a loro locale notturno per travestiti, il “Cage Aux Folles”.

Il Vizietto, che tratta senza morbosità e scandalismi il tema dell’omosessualità attraverso dialoghi sfacciatamente umoristici, è un film sorprendente, travolgente e simpatico, tratto dall’omonima commedia di Jean Poiret. Semplicemente imperdibile.

Non c’è niente di male ad andare a letto con qualcuno del tuo stesso sesso. La gente dovrebbe essere molto libera nella propria sessualità. Dovrebbe tracciare un confine davanti alle capre“. (Elton John)

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno