Denaro falso, truffa, estorsione: 7 arresti della Polizia di Senigallia, 18 denunciati
Portata a termine un'operazione nei confronti di una banda che operava tra Campania e Marche
E’ stata una complessa e articolata attività di indagine, quella che ha permesso agli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Senigallia di procedere all’arresto, in via cautelare, di sette persone, coinvolte in un traffico interregionale di banconote false.
L’operazione riguardava uno smercio di denaro contraffatto tra la Campania, le Marche ed altre regioni d’Italia. La Polizia di Senigallia, sotto la guida del Commissario Agostino Maurizio Licari, ha sequestrato centinaia di migliaia di euro falsi e condotto decine di perquisizioni in tutta Italia, nei confronti di 18 indagati per traffico di banconote contraffatte, truffa, estorsione e favoreggiamento.
E’ stata chiamata “Magic Money” l’operazione, condotta dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di P.S. di Senigallia, durata oltre un anno, e supportata da attività di intercettazione, oltre che classiche attività di indagine.
Questo lungo e complicato lavoro ha consentito di scoprire ed interrompere le attività di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di banconote false tra la Campania e le Marche, dove è stata poi individuata una rete di distribuzione che operava nel centro-nord Italia.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Ancona, hanno portato alla luce un canale di approvvigionamento diretto verso le Marche, con origine tra Napoli ed Avellino, di banconote false da 100 euro e da 20 euro di ottima fattura.
Le banconote false, con cadenza mensile, in stock da 100 mila euro giungevano nelle Marche per la successiva reimmissione nel mercato. Per il trasporto del denaro, considerate le quantità trasportate, con cadenza quindicinale, venivano utilizzati veicoli in cui erano stati ricavati doppifondi in cui il denaro veniva nascosto, in modo da rendere difficoltoso agli investigatori il recupero del denaro in caso di controlli.
L’indagine ha consentito di accertare che le banconote false oltre sul territorio marchigiano, dove sono stati accertati vari episodi di spendita di banconote false, venivano smerciate sulla piazza di Milano, ma anche, nei periodi estivi o nei week- end in località turistiche, come Rimini, Riccione, ma anche in zona Fano e Perugia.
Il denaro falso veniva speso per acquisti di prodotti di elettronica di alto valore come PC portatili, telefoni e supporti di ultima generazione, nei locali pubblici, in varie attività commerciali come autosaloni e rivendite di ricambi auto, entrando così in circolazione nel circuito economico.
Curiosa circostanza, emersa nel corso delle indagini, è che gli indagati erano soliti chiamare le banconote false utilizzando pseudonimi del tipo gomme, pneumatici, vasi, in modo da non offrire riferimenti diretti all’attività illegale svolta.
L’indagine ha condotto all’applicazione di 7 misure di custodia cautelare in carcere e alla denuncia complessiva di 18 persone.
Sono state effettuate 25 perquisizioni in tutta Italia, con la collaborazione della Squadra Mobile di Ancona, Napoli, Avellino ed i Commissariati di Osimo, Fano, Torre Annunziata, Quarto Oggiaro, Barcellona Pozzo di Gotto e recuperati complessivamente circa 300.000 euro di banconote false in tagli da 100 e 20 euro.
Le complesse attività hanno consentito di attribuire compiti specifici in termini di organizzazione e approvvigionamento ad alcuni soggetti ed in particolare: Fabio Tanca, originario di Milano ma da tempo residente a Senigallia, Marco Antonio Napoli, originario di Messina ma da tempo domiciliato a Fano, Giovanni Pisani, di Avellino e Marcello Gennaro De Stefano, di Napoli, tutti arrestati perchè componenti l’associazione a delinquere.
Altri soggetti tratti in arresto perché direttamente responsabili di episodi di spendita di banconote false sono: Giulio Russo, originario di Napoli ma da tempo domiciliato a Fano, Davide Prosperi, di Milano, Dallandyshe Gjojdeshi, albanese residente a Milano.
Nel corso delle indagini sono emerse responsabilità sia per fatti, anche in forma tentata, di spendita di banconote , ma anche per ipotesi di truffe perpetrate, dando in pagamento banconote false. Queste le generalità fornite riguardo ad altre undici persone coinvolte a vario titolo e denunciate all’Autorità Giudiziaria: A.R. di anni 29 e A.R. di anni 27, entrambi commercianti di etnia rom, S.S. di anni 61 e S.M. di anni 25, entrambi originari dello jesino e commercianti, C.S. di anni 25, siciliano, M.P. 44enne di Filottrano, R.M. 24enne di Senigallia e G.L 33enne del pesarese sono tutti indagati per la spendita di banconote false; R.C. 57enne di Milano, R.J. 30enne e Z. G. 29enne, entrambi albanesi, sono indagati per favoreggiamento.
Le attività di indagine hanno consentito di accertare collegamenti con altri paesi d’Europa, ed in particolare con Croazia, quale possibile luogo dove trasferire e spendere il denaro falso, e Francia, dove, a seguito di una operazione della polizia, sono state arrestate 4 persone e sequestrate 3.000 banconote false, in tagli da 20 euro per un valore di 60.000 euro, riconducibili agli stock di denaro falso proveniente dalla Campania e giunti nella Marche, facenti dunque originariamente parte delle somme ora sequestrate da parte della Polizia di Senigallia.
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