Silvana Amati: “Senigallia avrà a breve lo stato di emergenza”
La senatrice del Pd: "siamo a un passo dal traguardo, possibile già venerdì 20 giugno"
Ho seguito attentamente tutto l’itinerario della dichiarazione dello stato di emergenza, che è stato assai complicato, e dunque sarei davvero felice se venerdì 20 giugno si potesse finalmente avere la notizia dal Consiglio dei Ministri della sua concessione, che ben 7 Regioni attendono da tempo con ansia e che dovrebbe veder assegnato alle Marche, ultima Regione in ordine di tempo ad essere stata colpita da calamità, un contributo di 10 milioni di euro, consentendo altresì di attivare i lavori indispensabili e le possibili e utili buone pratiche per privati ed imprese.
Dopo l’alluvione del 3 maggio ho quotidianamente lavorato in piena utilissima sinergia con il Sindaco Maurizio Mangialardi e con il dott. Roberto Oreficini della protezione Civile Regionale per facilitare modi e tempi della dichiarazione dello stato di emergenza per il nostro territorio, condizione essenziale all’adozione di ogni provvedimento a favore della popolazione e delle imprese.
Poiché il percorso è complesso e per nulla scontato, oggi, a un passo dal traguardo, penso sia utile rendere note le tappe affrontate a partire dalle due lettere indirizzate al Premier Renzi che ho chiesto di sottoscrivere a parlamentari di tutti i gruppi, la prima per sostenere le richieste perfettamente formulate da Comune e Regione Marche, la seconda per tenere insieme le ragioni delle sette regioni coinvolte da gravi calamità naturali.
Bisogna sapere infatti che la grave crisi economica dell’ultimo lungo periodo non aveva consentito di rifinanziare il Fondo per le emergenze (FEN), condizione essenziale per rendere possibile la dichiarazione formale di emergenza che non potrebbe essere concessa senza adeguati opportuni finanziamenti.
L’impegno serissimo del Presidente Renzi si è potuto verificare proprio nell’attuazione del percorso che ha consentito di assegnare 100 milioni di euro per rifinanziare il Fondo, stanziamenti previsti nell’A.C. 2365 (conversione del Decreto Legge 74) approvato alla Camera e arrivato ora in Commissione Ambiente al Senato, Atto n. 1518 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 maggio 2014, n. 74, recante misure urgenti in favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna colpite dal terremoto e dai successivi eventi alluvionali verificatisi tra il 17 ed il 19 gennaio 2014, nonché per assicurare l’operatività del Fondo per le emergenze nazionali”, del quale è prevista l’approvazione in aula entro l’11 luglio, tanto che il gruppo del Partito Democratico ha chiesto a tutti i senatori di non presentare emendamenti per velocizzare il lavoro.
Ho poi condiviso con gli uffici del Ministro dell’Economia la possibilità di porre in essere una norma-ponte per consentire di mettere comunque all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei Ministri le richieste dello stato di emergenza, sempre in attesa dell’approvazione definitiva del provvedimento 1518 al Senato.
L’ufficio legislativo e lo staff del Ministro dell’Economia sembrano condividere l’ipotesi di un parere favorevole e gli atti sono stati trasferiti alla Presidenza del Consiglio per il prossimo Consiglio dei Ministri.
Restano ancora margini di incertezza procedurale e per questo sto costantemente monitorando il percorso presso la Protezione Civile Nazionale, presso il Segretariato Generale e presso il Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi di Palazzo Chigi e so per certo che il Sindaco, il Presidente della Regione, la Commissaria straordinaria della Provincia stanno lavorando nella stessa direzione.
Ma lei ancora non va in pensione? Questi annunci li conosciamo già. Speriamo che non abbia lo stesso effetto degli altri suoi annunci, come se dipendesse da lei, o della ciminiera dell' ex Italcementi. L'ultimo suo annuncio fu quello del Freccia Bianca che avrebbe fermato a Senigallia per merito suo. Tacere mai? forse sarebbe meglio aspettare che il tutto vada a buon fine e poi mettersi in mostra per qualche cosa fatta.
Abbiate almeno la decenza di non prendere in giro nessuno, quando si parla di "tempi" o "quantità" di soldi che avete intenzione di RIDARCI per i danni dell'alluvione. I tempi devono essere BREVI. La quantità di soldi, visto anche il motivo per cui questi arriverebbero, deve essere quantomeno "proporzionale" rispetto a tutte le fanta sciocchezze che spesso, volentieri e per beceri fini elettoral-propagandistici, finanziate a tutti i livelli Istituzionali. VI TENIAMO SOTT'OCCHIO, e faremo i conti alla fine.
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