Andiamo a giocare a bocce?
Critiche al marciapiede di via Portici Ercolani appena sistemato arrivano da Nuova Senigallia...e non solo!
E’ stato portato a termine, con scientifica precisione, l’ennesimo scempio urbanistico di questa amministrazione, guidata da un Sindaco che, lentamente, sta portando Senigallia agli anni ’60. Ci riferiamo ai lavori ultimati del marciapiede di via Perilli e via Portici Ercolani, un marciapiede che una volta aveva le aiuole, le panchine e alberi molto belli, ora invece non ha più niente, è una spianata senza nulla, brutta e mortifica il passato storico di Senigallia di chi invece aveva reso quel tratto bello e accogliente.
Nelle foto si può vedere benissimo come era una volta e come è invece ora. Sintomatico il commento di una signora di una certa età che passeggiando lungo il marciapiedi ed avendoci visto scattare le foto ci ha detto che a lei il marciapiede sembrava “una strada con sopra tutto il fango dopo l’alluvione”. Alla signora abbiamo risposto, in maniera ironica, che lei non era pronta per le “innovazioni” dei nostri amministratori locali, la contro-risposta della signora non la possiamo “riferire”…
Non contenti dello scempio urbanistico e d’aver, ancora una volta, eliminato del verde urbano, qualcuno è stato anche capace di fare lo scivolo per i disabili esattamente davanti alla grata di una caditoia, così adesso un disabile in carrozzina dovrà effettuare uno slalom per non rimanere incastrato con le ruote nella grata. Ma è mai possibile?
Ebbene si, è possibile. Questa amministrazione, giorno dopo giorno, sta dando il meglio di sé e l’Assessore all’Urbanistica Simone Ceresoni non smette di farci trasecolare con le sue “funamboliche” trovate. Ora, grazie a questa “spianata”, gli anziani potranno giocare a bocce senza avere più “tra i piedi” le panchine, le aiuole e gli alberi, tre arredi urbani che a Senigallia non servono, quindi perchè tenerli ? Leviamoli tutti e chi se ne frega!
Senigallia sicuramente rimpiange Giuseppe Orciari, il Sindaco che diede uno slancio ed una svolta alla città durante i suoi tre mandati che iniziarono nel 1964, oggi viene ancora ricordato per tutto quello che di buono fece per Senigallia, che qui’ vogliamo sintetizzare in 7 punti:
– l’acquedotto di Gorgovivo;
– la metanizzazione;
– la nuova rete fognaria;
– l’impianto di depurazione tra i primissimi realizzati in Italia;
– gli impianti sportivi;
– lo sviluppo del turismo;
– numerosi edifici scolastici: scuole materne, elementari, medie e medie superiori.
Domandiamo ai quei Senigalliesi ancora disposti ad aprire gli occhi ed a ragionare con la propria testa: “Il nostro caro Sindaco Maurizio Mangialardi per cosa verrà ricordato”? Per i selfie? Per le inaugurazioni? Per i tagli dei nastri tricolore? Per i “mi piace” messi sulla sua pagina di Facebook, anche quando i suoi amici inseriscono commenti critici nei suoi confronti? Per l’allarme non dato in alcune zone durante l’alluvione? Per il suo “fascino” latino?
Ci sarebbe da ridere, invece “c’è poco da ridere”, perché oggi ci ritroviamo un’altra piccola parte della città deturpata da questi signori, che immancabilmente operano in silenzio, senza mai comunicare nulla di ciò che hanno intenzione di fare, come se la città fosse di “loro proprietà”. E no cari signori, non si agisce così, perché i lavori che vengono svolti per la comunità vanno sempre presentati prima di essere messi in opera, perché il cittadino ha tutto il diritto di dire la propria, visto che paga le tasse e paga anche i vostri stipendi e che, non per ultimo, sarà egli stesso l’ultimo ad usufruire di tali migliorie….o no?
Oltre ai commenti dei cittadini ed a quelli dei commercianti, abbiamo anche riscontrato diverse critiche, con foto e commenti (poco edificanti) sulle bacheche di Facebook da parte di “personaggi” decisamente “schierati” con questa amministrazione, che questo sia un segno che qualcuno inizia ad aprire gli occhi? Noi lo speriamo vivamente…
State però tranquilli, gli “aficionados” al PD ed all’inciucio non vi faranno mancare il loro voto, magari ogni tanto vi criticheranno per cercare di far vedere che sono obiettivi, ma nella famosa “cabina elettorale” non vi tradiranno mai, perché “incapaci d’intendere e di volere”…
Anche questa volta non ci resta che “Resistere per RI-esistere”….
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