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Marche, politiche giovanili 2014: attivate risorse per 463.000 euro

Al via i bandi per attività progettuali dei giovani marchigiani dai 16 a i 35 anni

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'I giovani C'Entrano'

Al via i bandi per l’attuazione del Programma annuale degli interventi per le politiche giovanili 2014.

Le priorità di intervento dell’azione regionale in materia di politiche giovanili e i relativi obiettivi, previsti dal Piano regionale per le politiche giovanili, sono le  seguenti:

– favorire percorsi di socializzazione che qualifichino il tempo libero come occasione di crescita, promuovere l’aggregazione giovanile per la costruzione dell’identità personale dei giovani e della loro coscienza civica, la formazione di competenze e forme di comunicazione efficaci tra e con i giovani; riconoscere le nuove forme aggregative dei giovani con riferimento alle nuove tecnologie;

– implementare i servizi di informazione e di orientamento, con particolare riferimento alla formazione e al lavoro, alla vita culturale e ricreativa sul territorio,  promuovere strumenti e iniziative per l’orientamento al lavoro;

– sviluppare iniziative mirate a sostenere la creatività giovanile, attraverso iniziative di formazione, anche promuovendo l’incontro tra i giovani e le imprese, sviluppare occasioni formative valorizzando il metodo del ”fare per apprendere;

– promuovere la partecipazione e il protagonismo dei giovani, favorire le forme e i processi di riattivazione degli spazi urbani e le occasioni di apertura e confronto con realtà giovanili nazionali ed europee, con particolare riferimento alla Strategia Macro Regionale Adriatico; promuovere rapporti paritari e di coordinamento tra i sessi e tra soggetti provenienti da diverse estrazioni sociali e da diverse culture valorizzando il concetto di differenza.

Un programma – ha dichiarato l’assessore alle Politiche giovanili, Paola Giorgi, nel corso della conferenza stampa di martedì mattina, 10 giugno, tenuta con David Buschittari, Presidente della Consulta Regionale dei Giovani – che esplicita una nuova visione delle politiche giovanili regionali finalizzate ad offrire strumenti idonei per rendere davvero i nostri giovani i protagonisti del presente. Il programma infatti dà corpo alle finalità della legge regionale attraverso cui la Regione intende creare maggiori opportunità sociali, culturali ed economiche affinché i giovani siano registi e attori nella società operando attraverso le proprie competenze, idee e progetti nella costruzione dello sviluppo sociale ed economico della Regione attraverso esperienze dirette finalizzate anche all’acquisizione di tutte quelle competenze propedeutiche all’inserimento nel mondo del lavoro e alla creazione del lavoro stesso. Coerentemente con le linee previste dal piano, i progetti potranno essere di interesse locale, o regionale. Abbiamo evidenziato  la necessità di aggregare i soggetti per ottenere politiche territoriali di maggiore impatto. Da sottolineare la scelta dell’obbligo di inserire nel partenariato Comuni con popolazione uguale o inferiore a 5000 abitanti al fine di non creare disomogeneità territoriale e valorizzare anche nell’ambito delle politiche giovanili il policentrismo delle Marche”.

Per gli interventi di interesse locale, possono presentare richiesta di finanziamento i Comuni esclusivamente in forma aggregata (ad eccezione di quelli oggetto di fusione), con almeno un Comune di popolazione inferiore o uguale ai 5000, le Unioni di Comuni, Comunità Montane e Ambiti Territoriali Sociali in forma singola o aggregata. Devono obbligatoriamente procedere alla costituzione di un partenariato con le componenti giovanili del territorio. Gli interventi di interesse regionale saranno selezionati in base alle proposte delle Associazioni e degli Organismi giovanili operanti nel territorio regionale.

Possono presentare richiesta di finanziamento in relazione ad una idea progettuale da realizzare in collaborazione con la struttura regionale competente, le Associazioni giovanili iscritte nell’elenco regionale delle Associazioni giovanili, le Associazioni formate prevalentemente da giovani o che svolgono in prevalenza attività a favore dei giovani, gruppi informali di giovani che, nel caso di finanziamento della idea proposta, hanno l’obbligo di costituirsi in Associazione.

Ulteriore novità è la valorizzazione nei bandi  del piano di comunicazione degli interventi proposti, riteniamo che sia fondamentale saper ben promuovere un’idea progettuale affinché possa avere tutti gli sviluppi pensati” continua Giorgi.  “Ricordo inoltre il Piano ha ottenuto formale approvazione dalla Consulta Regionale dei Giovani, organismo previsto dalla nuova legge regionale, di importante supporto per la condivisione e l’individuazione di politiche di reale impatto per i nostro giovani”.

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