Raccolta fondi per l’agricoltura biologica dopo l’alluvione di Senigallia
Iniziativa di Arvultùra e mercato bio Mezza Campagna per dare una prospettiva ai produttori bio
Parte dallo Spazio Autogestito Arvultùra la nuova iniziativa solidale per contrastare gli effetti dell’alluvione che ha devastato la città di Senigallia e i suoi terreni agricoli. Una raccolta fondi, presentata giovedì 5 giugno, che mira ad aiutare gli agricoltori che producono alimenti biologici per i quali i danni non sono limitati a strutture e strumentazioni, ma agli stessi campi.
“E’ un’iniziativa specifica – spiegano Nicola Mancini e Matteo Tommassetti, di Arvultùra e mercato bio Mezza Campagna – settoriale proprio per aiutare una categoria ben determinata, senza nulla togliere alle altre raccolte fondi a cui va il nostro plauso. Noi cerchiamo di aiutare coloro che si trovano in difficoltà oggi per i danni ingenti prodotti nell’immediatezza dell’alluvione, ma che lo saranno anche domani e per almeno quattro o cinque anni. Sono questi infatti i tempi – spiegano – per ripristinare le caratteristiche organiche di un terreno dove non si usano agenti chimici, prima che possano crescere alimenti sani e bio“.
La raccolta fondi verrà illustrata anche alle reti dei centri sociali delle Marche e non solo, alle reti dei produttori bio per far sì che a donare non siano solo i senigalliesi, già interessati sia dall’evento alluvionale (e quindi danneggiati loro stessi), sia da altre iniziative che da tempo ‘circolano’ in città.
Per sostenere gli agricoltori del mercato bio Mezza Campagna colpiti dall’alluvione basterà fare una donazione con bonifico intestato a “Associazione Giuliano Rosa”, via Abbagnano, Senigallia, Cod. F. 92028500426 c/o Banca Etica. IBAN IT09 Y050 1802 6000 0000 0175 136, specificando nella causale “danni per alluvione”.
“E’ l’ora del secondo tempo, solidale, dopo quello lavorativo per liberare case, terreni, garages e scantinati dal fango – concludono Mancini e Tommassetti. E’ l’ora di far sentire meno soli gli agricoltori dando loro una prospettiva effettivamente utile per il futuro e non solo benefica nell’immediato, così come il blocco dei mutui era fondamentale ma non sufficiente perché vanno rinegoziati. Altrimenti tra pochi mesi saremo a punto e a capo“.
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