Nuova Senigallia: “Edicola piazza Saffi: ei fu. Siccome immobile…”
Marcello Liverani: "Ennesimo scempio del Piano Cervellati e dell'amministrazione" - FOTO
Rimossa l’edicola di Piazza Saffi, l’ennesimo scempio urbano del “cervellotico” Piano Cervellati e dell’amministrazione locale che l’ha voluto.
Un altro pezzo di storia di Senigallia ci abbandona, come si può vedere dalle foto. Un’edicola di tutto rispetto, sita in una piazza dove i cittadini potevano prendere il giornale e leggerselo prendendo comodamente un caffè seduti al Bar. Ogni piazza o piazzetta dei centri storici italiani ha la sua edicola, ovviamente non a Senigallia…il “nuovo che avanza” distrugge l’ennesimo arredo urbano senza colpo ferire, andando cosi’ a colpire i cittadini che da sempre frequentano Piazza Saffi e che ora, per comprare un giornale, dovranno vagare per qualche centinaia di metri.
Tassello dopo tassello, continua l’egemonia politica iniziata dall’allora Sindaco Luana Angeloni insieme all’Assessore all’urbanistica Maurizio Mangialardi, allorquando chiamarono l’architetto Cervellati di Bologna per fargli scrivere un “tomo” di regole, regolette e cavilli senza precedenti.
Perché nacque il Piano Cervellati?
Perché, quando si decide di avere il totale controllo della città e di tutta la cittadinanza, s’inventano milioni di regole che obbligano, obtorto collo, il cittadino a chiedere continuamente alla propria amministrazione il permesso per fare questo o per fare quello. Ecco quindi che l’amministrazione ha, a questo punto, il pieno controllo e la totale possibilità di concedere o negare il permesso a chi vuole.
In pratica, una volta scritto un regolamento è facoltà della nostra amministrazione decidere se confermarlo o permettere che si aggiri l’ostacolo, creando di volta in volta una “variante”.
Appare quindi evidente che così facendo, se si è tra i fortunati amici del “Castello Fatato” si potrà ottenere la “variante” (vedi ex Arena Italia tanto per fare un esempio) invece se non lo si è, la variante non salterà mai fuori dal “cappello a cilindro”. Centinaia di casi hanno fatto la storia di Senigallia sulle varianti, qualcuno le ha ottenute mentre a tanti altri non è rimasto che “attaccarsi al tram”!
La storia dell’edicola di Piazza Saffi ne è l’ultimo esempio. Per il Piano Cervellati, l’edicola era da cambiare e da arretrare di alcuni metri ed ovviamente tutte le spese sarebbero state a carico dell’edicolante, che a quel punto viste le spese da sostenere è stato costretto a chiudere. E meno male che siamo nell’era del “Sindaco di tutti”.
A nulla sono valse le giustificate rimostranze del titolare, il quale aveva anche messo in vendita l’edicola trovando un acquirente, ma dovendo quest’ultimo sostenere le spese per spostare la suddetta edicola, ha rinunciato all’acquisto.
L’edicola ora è stata rimossa ed il titolare si è anche dovuto sobbarcare l’onere della rimozione, altrimenti il Comune gli avrebbe richiesto l’incasso della fideiussione a suo tempo richiesta, oltre a questo, gli è stato anche fatto pagare l’intero canone del 2013, in quanto, secondo loro, avrebbe occupato abusivamente l’area.
Domanda: ma se era abusiva, il canone in base a cosa gli è stato chiesto? Sarebbe interessante saperlo, ma ben difficilmente l’assessore Ceresoni (l’uomo dei “miracoli” con le varianti al Piano Cervellati) si degnerà di farcelo sapere visto che non si sono mai degnati di rispondere neanche alla lettera che il titolare aveva affisso sulle serrande dell’edicola e che tutti i senigalliesi hanno potuto leggere, segno questo che lor signori non temono nessuno visti i loro modi dittatoriali di imporre la loro volontà.
Il titolare dell’edicola ora si è trasferito in una cittadina del nord, era ovvio e scontato che la famiglia se ne sarebbe andata, visto come sono stati trattati dalla nostra “umana” amministrazione, quella stessa amministrazione che, grazie ai voti che ha ottenuto, ha imposto ed impone il totale controllo su tutti i cittadini con delle “finezze massoniche” niente male.
Al di là della questione politica, Nuova Senigallia, prendendo spunto dalle parole di un cittadino lette su un quotidiano locale, promette e scrive per l’ennesima volta che, qualora dovesse vincere le elezioni, la prima cosa che farà sarà quella di prendere il “Piano Cervellati”, farne tanti bei coriandoli e buttarli dal campanile del Comune di Piazza Roma, facendolo poi riscrivere completamente da tecnici locali, decisamente più competenti, che conoscono il territorio come le loro tasche. Ovviamente nel rispetto delle regole, che devono si esserci, ma giuste ed uguali per tutti.
“Resistere per Ri-esistere” è il nostro motto, un anno passa veloce, dopo Senigallia potrà rivedere la luce!.
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