Venerdì 30 maggio 2014 la borsa americana ha toccato nuovi massimi. Il Dow Jones è salito toccando la quota di 16717,17 punti base. L’S&P 500 è invece arrivato a 1923,57 punti base.

Record che non sarebbero di per sé preoccupanti se non fosse per il fatto che la realtà sta viaggiando in senso opposto. Il dato ufficiale sul PIL statunitense, che è uscito nella giornata di giovedì 29 maggio 2014 (un giorno prima dei massimi storici) è infatti traumatico e evidenzia una diminuzione dell’1%, diminuzione che va contro tutte le aspettative riaprendo domande che noi avevamo affrontato nell’articolo “Stati Uniti spiazzati dal PIL, Cina nuova potenza economica?”.

In questo momento possiamo quindi affermare che, alla luce di questi dati la finanza e l’economia si stanno contraddicendo e che i risultati borsistici sono completamente sconnessi da quelli reali.

Ma come mai si è giunti a questa situazione?

Veniamo da cinque anni di rialzi e il mercato azionario ora sembra in un terribile eccesso di valutazione. Che questo sia il volo di Icaro delle borse?

Il mito greco racconta di un ragazzo che riuscì nel suo intento di volare ma, che dopo esserci riuscito osò troppo e cadde in mare dove trovò la morte. Egli era infatti prigioniero nell’ isola di Creta e per fuggire utilizzò ali di cera. Galvanizzato dal successo si avvicinò troppo al sole che sciolse le sue ali e lo fece precipitare.

La borsa americana ha indubbiamente osato troppo e si è ritrovata rinchiusa nel dedalo del rialzo, ora ciò che ci si chiede è: “Quando comincerà a precipitare?”